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Una tegola che non ci voleva. Per la Juve e soprattutto per lui, che già più volte in carriera è stato costretto a vedersela con problemi fisici di varia natura e che anche in questa stagione non ha potuto mettersi a disposizione della squadra come avrebbe voluto, tanto più dopo il rinnovo di contratto fino al 2025 firmato la scorsa estate. Tanta sfortuna per Mattia De Sciglio, che dopo la lesione del crociato rimediata nel match di ieri sera contro il Lecce non vedrà il campo per parecchio tempo, sicuramente non prima della prossima annata che quindi per lui inizierà al J|Medical in quello che si preannuncia fin da ora come un lungo percorso di riabilitazione.

E ORA? - In questa stagione che ormai è alle sue fasi finali, De Sciglio non è praticamente mai stato un titolare, eccetto che in rare occasioni come appunto quella di ieri sera, quando Massimiliano Allegri ha scelto di far rifiatare Juan Cuadrado. Ora, però, per il tecnico viene meno un'alternativa utile, in una fase in cui è importante sapere di poter contare sull'aiuto di tutti. Per sostituire il classe 1992 non è escluso che possa essere promosso in prima squadra Tommaso Barbieri, che rispetto a Mattia ha esattamente dieci anni in meno ma con lui condivide le caratteristiche del "jolly", che lo rendono impiegabile come terzino sia a destra che a sinistra. Con la stagione della Next Gen ormai conclusa, il 20enne potrebbe quindi fare il salto definitivo "tra i grandi", con cui ha esordito in Serie A da titolare nel match del 16 aprile scorso contro il Sassuolo dopo i primi minuti in assoluto in maglia bianconera in Champions League contro il PSG. Ancora una volta, quindi, la "seconda squadra" potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa a cui attingere, facendo di necessità virtù. Intanto, ancora un grosso "in bocca al lupo" a De Sciglio.