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Chi lo conosce fin da ragazzino, giura che lui e Joel Asoro erano i Calypso Boys del Brommapojkarna, prima squadra di Dejan Kulusevski prima di sbarcare in Italia all'Atalanta, che domenica affronterà da avversario con la maglia della Juventus. Assist o gol per lui non faceva differenza, la squadra prima di tutto. Ragazzo di principio Dejan, che quando dà la sua parola non torna mai indietro. Anche se vuol dire chiudere la porta in faccia all'Arsenal. Oh yes.

IL NO ALL'ARSENAL - È il 2016 quando gli scout dell'Atalanta vanno più volte in Svezia per studiare da vicino quel ragazzino biondo che con il pallone tra i piedi fa una magia dietro l'altra. Corre, sterza, finta e ha un destro telecomandato. Non ce n'è per nessuno. Si ispira ad Hazard e Mbappé, e i nerazzurri - che sui talenti hanno sempre avuto l'occhio lungo - non perdono tempo a bloccarlo. Stretta di mano e via. Tutto fatto, nonostante l'Arsenal abbia provato a inserirsi all'ultimo per soffiarlo al club di Percassi. Prezzo del cartellino: 160mila euro, nulla rispetto ai 35 sborsati dalla Juve.

SCUDETTO NERAZZURRO - A Gasperini gli bastano due allenamenti per capire che: "Sarà il prossimo ad esordire in prima squadra". Detto, fatto: 20 gennaio 2019, Frosinone-Atalanta 0-5 e 20' per Dejan Kulusevski. I primi in Serie A. Ma Dejan non era uno qualunque: è la stellina della Primavera di Brambilla che quell'anno vincerà lo scudetto di categoria. E lo svedese verrà premiato come miglior giocatore della fase finale. E pazienza se quell'anno, qualche settimana prima del debutto, non è potuto tornare in Svezia a Natale perché era stato convocato per la partita contro... la Juve. Segni del destino. Per lui sembrava già scritto un futuro da protagonista a Bergamo, piazza tranquilla e senza pressioni dove il classe 2000 sarebbe potuto crescere con calma.

SCATTO JUVE - Ma nel 2019 arriva la grande svolta della sua carriera: il giocatore va in prestito a Parma dove, dopo qualche panchina, D'Aversa lo schiera esterno destro al posto di Karamoh nel tridente offensivo e lui voilà, regala altre magie. Sì, proprio come faceva in Svezia. Stavolta però il palcoscenico è più importante, siamo in Serie A e a gennaio c'è già la fila per lui. Lo vogliono in Italia e all'estero. La Juve supera tutti e lo blocca per la stagione successiva, stavolta senza nessun inserimento last minute.

LA SVOLTA - L'Atalanta fa una plusvalenza importante ma si mangia anche le mani per aver lasciato partire con troppa leggerezza un giocatore del genere. Alla Juve sono sicuri che diventerà un top player, Pirlo lo apprezza soprattutto per la sua duttilità e lui, dopo il gol contro il Genoa, ha acquistato più fiducia e consapevolezza in se stesso. La settimana scorsa è arrivato il primo squillo dopo tre mesi, domenica affronta l'Atalanta nel suo personalissimo derby del cuore e cerca la seconda rete consecutiva. Ex di turno ma senza dente avvelenato: Kulu si guarda indietro senza rimpianti, ora è il suo momento.