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Tanto rumore, tante discussioni, tante liti, ma alla fine la volontà è quella di volersi bene per il bene del calcio italiano. Almeno stando alle dichiarazioni di diversi presidenti e dirigenti che ieri si sono riuniti a Milano per l'assemblea della Lega Serie A. Si è parlato naturalmente di SuperLega, col messaggio fermo ma ottimista di Gravina che parla di una Juventus destinata a far scelte di rispetto delle regole...

Ma quali sono stati gli altri argomenti sul piatto ieri? Questo il resoconto della Gazzetta dello Sport oggi in edicola:

"Al contrario della finalità della Superlega, valorizzare il brand della Serie A è un obiettivo dei fondi interessati a una quota di minoranza della Lega: «Ne abbiamo riparlato – conferma Cairo -. Dobbiamo riprendere in mano le cose nel modo giusto e intelligente e poi vedere se c’è la possibilità di un accordo con la maggioranza dei quattordici». L’intensa progettualità post Covid impone di ritrovare l’armonia che aveva contraddistinto i mesi scorsi, prima della spaccatura in 13 contro 7, due fronti che bloccano lo svolgimento dei lavori, di litigi e minacce di ricorsi in tribunale. I dissidenti più accesi restano Lotito, De Laurentiis e Barone per Lazio, Napoli e Fiorentina. Da qui ieri è riemerso il tema delle dimissioni di Dal Pino, vertice della Lega di A. Subito stoppato dalla maggioranza delle società (Preziosi in prima linea). Venerdì si riparlerà invece di diritti tv: in videocollegamento verrà analizzata l’offerta di Sky per le tre gare in co-esclusiva, una volta arrivato il verdetto del tribunale sul ricorso (di Sky) contro l’assegnazione degli altri pacchetti a Dazn. L’alternativa è la riformulazione di un nuovo bando."