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Palla spostata da sinistra a destra con rapidità, una veloce occhiata alla porta e destro potente che si infila all’incrocio del primo palo. È il 9 marzo 2021, a Vinovo si gioca il Derby della Mole Primavera e al 39’ del primo tempo Luis Hasa è l’autore del gol del 2 a 1. Alla prima presenza da titolare nell’Under 19 bianconera allenata da Andrea Bonatti, da 2004 e quindi ampiamente sotto età rispetto a compagni di squadra e avversari. Al 79’ si darà il cambio con Iling-Junior, nella stessa partita scendono in campo anche Soulé e Miretti: tutti nomi oggi ampiamente conosciuti dai tifosi della Juventus.
 
La pagella pubblicata su ilBianconero quella sera titola: “brilla la stella di Hasa, Da Graca segna sempre, Riccio è un leader!”. Nello specifico, quando si parla dell’esterno d’attacco: “HASA 7.5 – Il più giovane in campo, compensa la mancanza di esperienza con una voglia e una qualità superiori. Sbaglia una sola volta, e questo purtroppo porta all’azione dell’1 a 1 granata. Dopo, però, si fa ampiamente perdonare con un gol da incorniciare”.   L’impressione è stata quella di assistere all’inizio dell’ascesa di un talento, nato e cresciuto tra le mura di Vinovo, con le caratteristiche di chi può davvero ambire a percorrere quel percorso già fatto da chi era in campo con lui quel giorno.
 
Due stagioni dopo, Luis Hasa ha giocato ancora nella Primavera bianconera. Da meteora è diventato leader e trascinatore dell’Under 19 oggi allenata da Paolo Montero. Se la tecnica e la facilità di tiro erano già evidenti a tutti, la crescita esponenziale c’è stata dal punto di vista mentale e della propensione al sacrificio, nonché la duttilità e la capacità di adattarsi ad ogni ruolo dalla metà campo in su.
 
Qualità che il classe 2004 sta mettendo in mostra anche a Malta, dove è diventato una pedina fondamentale della Nazionale azzurra finalista dell’Europeo Under 19. Per lui, fin qui, 1 gol e 3 assist; 2 messi a segno nella semifinale contro la favorita del torneo, la Spagna.
 

Dopo il meritato riposo, i cancelli di Vinovo si apriranno per riaccogliere l’ormai veterano Luis Hasa. Entrato, invece di svoltare a sinistra verso le strutture del settore giovanile, dovrà andare dall’altra parte, verso l’area dedicata alla Next Gen. Pochi metri: in mezzo, anni di sacrifici, viaggi su e giù dall’astigiano, il sostegno della famiglia che non manca mai nelle partite in casa, sogni e speranze. E un’ultima sfida. Dimostrare che, oltre alle qualità di cui abbiamo già parlato, avrà la capacità di reggere l’impatto con un campionato impegnativo come la Serie C, soprattutto dal punto di vista fisico. Superato l’ultimo scoglio, le porte di una carriera ad alti livelli sembrano già aprirsi.