POLEMICHE E SCONTRI - In Inghilterra ne sono sicuri da tempo: il Manchester United ha un problema di gestione. Non della squadra, bensì dello stesso José Mourinho. La frattura con la dirigenza e in particolare con Ed Woodward si è andata sempre più dilatando: dalle polemiche per una campagna acquisti considerata non all’altezza (“Ho chiesto cinque giocatori, ne vorrei almeno uno”, commentava a fine luglio dopo la debacle in amichevole contro il Liverpool) ai contrasti con i membri più rappresentativi dello spogliatoio. In prima fila, Paul Pogba: il centrocampista sembra aver ingaggiato più di tutti un duello di nervi con il proprio allenatore. Uno scontro che la fascia da capitano - finita sul braccio del francese campione del mondo - non è riuscita ad alleviare: “Se dicessi certe cose sarei multato”, ha ringhiato due settimane fa l’ex Juventus.
DA POGBA A ZIDANE - L’esonero di Mourinho, sempre più vicino secondo i media inglesi, cambierebbe diversi scenari anche e soprattutto sul mercato, a tre giorni dalla chiusura della finestra di trasferimenti nei principali campionati europei (come Spagna, Francia e Germania). Pogba è stato a lungo un obiettivo del Barcellona, ma l’interesse dei blaugrana - così come la suggestione Juventus viva negli ultimi mesi - sembra destinato a sbattere contro un rinnovato ruolo da leader del Polpo a Old Trafford, a maggior ragione senza il “nemico” José. Già, ma chi andrebbe a sostituire l’ex tecnico dell’Inter sulla panchina dello United? Dal Regno Unito i nomi più caldi portano a due illustri ex Juve. Uno che i bianconeri li ha anche allenati, Antonio Conte, e uno che culla da tempo il desiderio di allenarli in futuro, Zinedine Zidane. Nel momento più difficile della propria carriera, Mourinho agita così passato e futuro del club campione d’Italia.
@mcarapex