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L'eredità portoghese è arrivata giusto in tempo, saltando una generazione ma manifestandosi nel momento ideale. Cristiano Ronaldo può sorridere: ha iniziato con Figo, si è ritrovato da solo, ma nel prossimo Europeo - quando ci sarà da difendere un titolo quattro anni fa al limite dell'inspiegabile - avrà a disposizione un'armata talentuosissima. Di questa, la Juve ha adocchiato buona parte.  I TENTATIVI - Hanno aiutato anche i rapporti con Mendes, ovviamente. E allora, cosa non ha funzionato? Le valutazioni monstre che ha portato con sé il calciomercato, impazzito quando si fa connubio col talento. Prendete Bruno Fernandes: una vita sul taccuino della Juve (lo segnalò l'allora capo degli osservatori Ribalta, oggi allo Zenit, al Novara) e su quello di Paratici. Negli ultimi giorni ha firmato con lo United per una cifra vicina agli 80 milioni di euro. Cinquanta in meno di Trincao, strappato addirittura dal Barcellona che dalle promesse è passata ai fatti: ci aveva pensato pure il board bianconero, arrivando a un passo dalla conclusione. Non se n'è fatto nulla, sempre per l'elevata cifra della controparte. Chiude Joao Felix, ormai da mesi a Madrid, sponda Atletico: 126 milioni di motivi per scegliere Simeone. Non sta ripagando: ma il talento è indiscutibile. Tutti nuovi Ronaldo? Stando al prezzo, parrebbe di sì. Poi c'è il campo: fortuna che l'ultima parola ce l'ha sempre lui.