commenta
Mattia Compagnon, 20 anni, e Nicolò Cudrig, 19, hanno vissuto un vero sogno in questi giorni americani. Giovani talentuosi dell'U23 bianconera si sono raccontati a Tuttosport: "Ancora ce lo chiediamo se sia tutto vero o no... Siamo ancora nella nube. Una cosa del genere non capita spesso: quindi ogni attimo è importante per imparare qualcosa. Un'esperienza così ti arricchisce e ti fa crescere sotto tutti gli aspetti". 
 
EMOZIONE - Cudrig: «Per me la cosa più indimenticabile è il momento in cui entro in campo e vedo che sto davanti a 50 mila persone, che sto giocando contro campioni che hanno vinto tanto. Quei momenti lì, non me li tolgo dalla mente». Compagnon: «Gol al Chivas? Un ricordo indelebile. L'ho visto e rivisto, quel gol. Io non mi aspettavo neanche di venire, poi è successo pure quello...». 
 
I BIG - Cudrig: «Io per il mio ruolo guardo molto Vlahovic e Di Maria, mi hanno stupito moltissimo. Di Maria a livello tecnico è impressionante: ha sempre la palla incollata. Mentre di Vlahovic mi ha stupito molto la mentalità: da campione, da uno che è sempre sul pezzo e guarda ogni particolare. A volte con Vlahovic scambio qualche parola in campo: mi dà dei consigli. Con umiltà, se capita che in campo sono accoppiato a lui a fare degli esercizi, magari gli chiedo: in quel caso come faresti tu? Mi ha detto tante piccole cose, ma mi sono segnato soprattutto la sua mentalità: ha voglia di prendersi tutto quello che c'è».  
 
ALLEGRI - «Il mister è bravissimo. Averci a che fare negli allenamenti, considerando che prima lo vedevi solo in tv, fa un certo effetto. Cerca di metterci sempre a nostro agio e farci sentire dentro la squadra». 
 
TORELLO - «Tocca sempre a noi stare in mezzo, sì. I senatori non ci vanno (sorrisoni). Per un po' di tempo non si discute... E' una parte divertente dell'allenamento, anche se alla nostra età bisogna sempre cercare di dimostrare». 
 
SCHERZI E CANTI - «Eh, ci sono questi telefonini che spariscono. Ma noi due stiamo svegli, li teniamo in tasca. La serie C è una scuola anche per queste cose... Scherzi o penitenze in particolare non ne abbiamo subite. L'unica che abbiamo fatto, beh, è che anche noi abbiamo dovuto cantare» 
 
RITIRO E FUTURO - «Pochissimi tempi morti. Tra gli allenamenti e le riunioni, cene, pranzi. Sei sempre in compagni a e non ti annoi. Nel giorno libero siamo andati a visitare Hollywood, Santa Monica e Venice Beach». «L'anno scorso alla fine non c'è mancato tanto per quel passo di andare in Serie B: anno tosto ma bellissimo. Anche quest'anno cercheremo di vincere più partite possibili. Ora più che mai abbiamo quella mentalità di voler andar su. Il nuovo mister Brambilla ci ha dato una buonissima impressione e sappiamo anche che già in passato ha lavorato benissimo con i giovani».