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Juan Cuadrado, esterno colombiano della Juventus, ha risposto ad alcune domande dei Junior Reporter bianconeri dalla sala stampa dell’Allianz Stadium:


FAMIGLIA - "Cosa vorrei dalla vita? Sono fortunato ad avere ciò che ho adesso. La cosa più bella è la mia famiglia, cerco sempre di trovare del tempo da trascorrere con i miei cari".

DIETA - "Cosa bisogna mangiare per diventare veloci come me? Penso che si debba mangiare bene e allenarsi duramente ogni giorno. Bagna cauda? Mai assaggiata, dovrò farlo prima o poi. In Colombia prepariamo molti piatti per le feste, come il tacchino".

MODELLI - "Il mio idolo? Mi è sempre piaciuto Ronaldinho, guardavo i suoi video da piccolo. In lui si notava sempre un'allegria incredibile, provo ad essere così anch'io".

PICCOLO JUAN - "Cosa direi al Cuadrado di sei anni? Gli direi di non smettere mai di sognare, di credere nei sogni che Dio ha messo nel suo cuore, di mettercela tutta per diventare ciò che sogna di diventare. Cosa avrei voluto fare se non avessi fatto il calciatore? Non so, tutti noi nasciamo con un dono e sta a noi e ai nostri padri cercare di sfruttare al massimo quel dono di Dio".

GOL - "Per me è sempre una felicità enorme, esulto ballando perché è un'allegria immensa. Ogni gol lo vivo sempre come se fosse il primo. Quando segno, il mio primo pensiero è un ringraziamento a Dio". 

L'EMOZIONE PIÙ GRANDE - "Ce ne sono tante, la prima è stata al debutto da professionista in Colombia. Era un sogno che diventava realtà. Ma anche quando ho esordito in Nazionale, o il viaggio in Europa per fare il grande salto. Sono momenti che porterò sempre con me".

FONDAZIONE - "Dopo il ritiro non so cosa farò, il mio pensiero è aiutare sempre i bimbi in Colombia con la mia Fondazione".

MAMMA - "Mi mancano i nonni, gli zii e i cugini, quando sono arrivato in Italia ho trascorso due anni da solo. Poi ho portato mia mamma, senza di lei non avrei realizzato tutto questo".

MUSICA - “Quale musica mi piace ascoltare prima della partita? Salsa e un po’ di reggaeton, ma soprattutto salsa, perché ha dei ritmi che mi piacciono molto”.
 

CARTONE ANIMATO - “In quale personaggio dei cartoni animati mi identifico di più? Tra Willy il Coyote e Speedy Gonzales dico il secondo, quello che scappa invece di inseguire. Nella vita a volte ci sono momenti difficili e devi cercare di scappare, per diventare migliore”.