Nell’estate di CR7 e del possibile ritorno di Bonucci, è quasi passata sottotraccia l’operazione che ha portato il giovanissimo prospettoPablo Moreno Taboada alla Juventus. Questo talento spagnolo, che ha compiuto da poco sedici anni, si è fatto conoscere dal pubblico di fede bianconera - ma soprattutto dagli addetti ai lavori - nel 2015 in occasione del “Memorial Cristina Varani” dove segnò 19 gol totali, di cui tre proprio alla Juventus in semifinale. E' stato acquistato per essere aggregato alla Primavera affidata al nuovo tecnico Francesco Baldini. I numeri parlano per lui, perché con il Barcellona sono arrivati oltre 200 gol ed è entrato in pianta stabile nella nazionale U16, dove ha addirittura esordito sotto età, a 14 anni, dopo aver realizzato caterve di gol in blaugrana. E per conoscere meglio le qualità di questo ragazzo, ne abbiamo parlato proprio con il commissario tecnico della nazionale Under 16 della Spagna, David Gordo. Di seguito i passaggi più significativi della chiacchierata.
FIUTO DEL GOL - “Pablo è un calciatore che fin da giovanissimo si è distinto per la velocità e la capacità di segnare tanti gol. Ha qualità e condizione fisica per essere un giocatore di riferimento in ogni squadra. Compresa la Juventus”.
LA SCELTA - “Non mi ha sorpreso la sua scelta di lasciare il Barcellona per la Juventus e il campionato italiano. Negli ultimi anni sono stati molti i giovani giocatori spagnoli che hanno abbandonato questo paese per l’estero. Con le sue qualità può adattarsi ad ogni sistema di gioco di ogni nazione”.
IL FENOMENO – “È difficile sapere che tipo di carriera potrà intraprendere Pablo, penso dipenderà molto dal gruppo in cui si troverà e dalla fiducia che riceverà dai suoi allenatori. A chi assomiglia? Con i dovuti paragoni, data la gioventù di Pablo, intravvedo in lui caratteristiche simili a quelle di Ronaldo Luís Nazário de Lima”.