“Le ragazze si meritano il professionismo. Devono essere messe nella condizione di avere le stesse opportunità delle loro colleghe all’estero. Questa è la differenza che si è vista entrando nelle prime otto o sedici del pianeta. Purtroppo si è notato che le ragazze hanno pagato un gap fisico e mentale”.
"Chiedo agli italiani di continuare a seguirci. E parlo sia dei media sia della gente normale. Più il campionato sarà seguito, più arriveranno risorse. E’ un circolo virtuoso. Abbiamo accelerato molto in questo Mondiale, se prima di venire qui pensavo che l’italiano medio non conoscesse il calcio femminile, ora le cose sono cambiate. Ora mi sento di chiedere al sistema calcio nella sua interezza, Federazione, club, media, di lavorare insieme per aumentare il numero delle tesserate. Se pensiamo che l’Olanda che è molto più piccola dell’Italia, ha 120 mila tesserate contro le nostre 20 mila, ecco spiegato il gap di ieri. Bisogna coinvolgere le bambine sul territorio, nei quartieri. Ci vuole una grande collaborazione tra il mondo dilettantistico e quello professionistico dei club”.