LA NORMATIVA – Secondo la cosiddetta ‘legge di stabilità 2017’, il giocatore potrebbe usufruire dell’agevolazione per chi arriva e per chi non ha avuto la residenza in Italia in 9 degli ultimi 10 anni: per intenderci, i redditi prodotti all’estero hanno quindi un vero e proprio sistema sostitutivo di conteggio, tale da pagare un semplice forfait di 100mila euro. La stessa storia si ripete con i suoi familiari: notizia che per CR7 è (altro) oro colato.
IN SPAGNA – Eppure, in Spagna la situazione non è risultata così rosea com’è apparsa: Cristiano, per diversi mesi, è stato accusato di frode fiscale, e i documenti diffusi da Football Leaks non hanno certo aiutato la sua posizione. Il portale aveva infatti mostrato come il portoghese avesse utilizzato una holding in Lussemburgo e un fondo fiduciario nel paradiso fiscale sulla Manica, precisamente sull’isola di Jersey: l’intenzione era quella di eludere al fisco iberico i guadagni annuali e non solo. Si trattava di ben 14,7 milioni di euro tra il 2011 e il 2014, anni nei quali CR7 avrebbe “ceduto” i diritti d’immagine alla Tollin Associates LTD, società delle Isole Vergini Britanniche. Da questa, gli stessi diritti sarebbero passati all’azienda irlandese Multisport&Immagine Managemente LTD: in questo modo il fuoriclasse ha costruito un’ostruzione tale da poter nascondere al fisco spagnolo i ricavi dai soli diritti d’immagine. Dopo mesi di attesa, il calciatore si è riconosciuto colpevole per i quattro reati fiscali di fronte al Consiglio di Stato: ha pagato una multa salatissima da 18.8 milioni di euro, evitando così il carcere (grazie alla condizionale). E i conti sono stati chiusi, in attesa di aprire un’altra storia. Stavolta solo di successi.
@CriCor9