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"E questi vogliono giocare nella Juve...", urlò Allegri all'uscita dal campo dopo il pareggio contro il Milan. Una frase che, a distanza di qualche settimana, vissuta positivamente, torna a riecheggiare. La traduzione è semplice: ci sono giocatori che non sono all’altezza, che non hanno dimostrato di esserlo secondo l’allenatore. Il ritiro e le nuove parole di Allegri lo confermano: "Scesi in campo pensando di essere superiori al Verona, ma non lo siamo. Stiamo zitti e proviamo vergogna, siamo da metà classifica. Dobbiamo cambiare atteggiamento e avere più voglia di fare fatica. Non c’è grande squadra che vinca senza rispettare l’avversario o giocando con sufficienza". Un messaggio forte, a cui è seguito il ritiro. 

DELUSIONE - Allegri è deluso, non s’aspettava di dover affrontare tutte queste difficoltà. A giugno aveva chiesto un centrocampista (Locatelli) e un centravanti (che non è arrivato, però è stato preso Kean) in caso di addio di Cristiano Ronaldo, essendo convinto di poter lottare per lo scudetto. Ora, però, ha 15 punti in classifica e a una distanza di 16 dalla vetta. Incredibile. E nel mirino sono finiti tutti, ma qualcuno più di altri. 

I 6 SOTTO ACCUSA - Come scrive la Gazzetta, paradossalmente tra quelli che lo hanno “tradito” ci sono quasi tutti i giocatori su cui puntava all’inizio, come Morata, Bentancur e Rabiot, subito individuati come titolari della sua nuova Juve. A loro si aggiungono i vari Kulusevski, Kean e Arthur, anche se ha giocato poco. Attacco e centrocampo sono i reparti che secondo Allegri hanno il rendimento meno soddisfacente. Morata è stato confermato subito da Allegri, tra le prime richieste del tecnico alla società, ma l’Alvaro di oggi sembra un lontano parente anche di quello visto con Pirlo, che aveva fatto un ottimo avvio di stagione per poi calare. Dei più giovani (in attacco) Max non è contento dell’atteggiamento: poco incisivi, poca voglia di spaccare il mondo. Il centrocampo, poi, è il nodo più grande: fin dall’inizio Allegri ha puntato forte su Bentancur, che aveva lanciato nella prima avventura alla Juve, e su Rabiot, dotato di fisico e ottime potenzialità. Deluso da entrambi e anche pesantemente.