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Dallo spavento ai dubbi, dall’ottimismo alla certezza: Cristiano Ronaldo, contro l’Ajax, ci sarà. Il dilemma a questo punto non riguarda la presenza del portoghese nella lista dei convocati di Allegri, ma la titolarità o meno nella partita di andata dei quarti di Champions League.

PRONTO PER L'AJAX - Ronaldo ha recuperato dalla lesione ai flessori rimediata in nazionale, ieri e oggi si è allenato parzialmente in gruppo. “Conosco il mio corpo, entro due settimane torno”, aveva assicurato nel postpartita di Portogallo-Serbia. Detto fatto: CR7 ha ricominciato a correre in tempo record, al punto da scalpitare per essere in campo già contro il Milan. Era pronto, lo staff tecnico e la dirigenza l’hanno frenato per limitare al massimo il rischio di ricadute. Molto più difficile sarà convincerlo a sedersi in panchina alla Johan Cruijff Arena, ipotesi da non scartare vista la cautela e l’importanza - sempre ribadita da Max Allegri - dei cambi durante la partita. Ma la sensazione è che Ronaldo darà piene garanzie al proprio allenatore, in modo da giocare dal primo minuto nel torneo che per lui è un vero e proprio habitat.

CR7 STADIUM - Dal presente al passato: di Ronaldo si parla ancora a Lisbona, la città che l’ha visto crescere. Nel bel mezzo delle negoziazioni per i naming rights dello stadio dello Sporting sarebbe infatti finito proprio il nome - o meglio il brand - del fuoriclasse bianconero. Il José Alvalade potrebbe chiamarsi “CR7”, questa l’indiscrezione arrivata dal Portogallo: un’ipotesi che avrebbe già incassato il gradimento della società di Frederico Varandas. Ronaldo in quell’impianto, inaugurato nel 2003, non ha mai disputato alcun match ufficiale, ma nel prossimo futuro potrebbe vedervi apposto il suo inconfondibile marchio. Dalla Johan Crujiff Arena all'eventuale CR7 Stadium, Cristiano è pronto per tornare protagonista in Europa. Dopo lo spavento dell’infortunio, la Juve ritrova il suo campione nel momento più importante della stagione.