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La spinta dell’entusiasmo di un fantastico mercato all’alba di una nuova stagione può portare a grandi risultati per la Juventus targata Cristiano Ronaldo: seguire le partite della Juve con pronostici e consigli per scommettere sarà probabilmente un affare non più di solo dominio bianconero, visto che saranno in tanti in Europa a monitorare i match della Vecchia Signora.

CR7 - Di certo il mercato finora ha portato un certo Cristiano Ronaldo. Al miglior giocatore del mondo, quello da 121 gol nella massima competizione continentale, il compito di andare oltre le due finali di Champions League raggiunte nel 2015 e nel 2017. Frasi molto chiare nella presentazione: a 33 anni nessuna voglia di sedersi sui suoi innumerevoli record, ma quella di rimettersi in gioco e regalare alla Juventus tutti i trofei.

I SUOI FRATELLI - Cristiano Ronaldo corona un mercato partito tutt’altro che in sordina. Perin alimenterà il dualismo con Szczesny dopo 17 anni di Buffon. Lichtsteiner ed Asamoah, in scadenza, hanno degni rimpiazzi: ottimo Spinazzola, da due anni uno dei migliori terzini della Serie A, che uscirà a Novembre dai box; esagerato Cancelo, già ammirato con la maglia dell’Inter, che per 40 milioni darà spinta sulla destra. La quantità e la qualità sono invece prerogative di Emre Can, il tedesco venuto a rafforzare la mediana bianconera.

HIGUA-OUT? - Il Pipita rispetterà senza alcun problema la tabella di marcia dettata da Allegri in questo pre-campionato, anche se l’argentino sembra ormai in uscita. Non si può nascondere che il feeling con CR7 sia piuttosto scarso e anche Dybala, allontanandosi dalla porta, non ha beneficiato dell’effetto-Pipita. Le cifre che i giornali menzionano su Rugani, difensore promettente ma mai titolare per Allegri, sono irrinunciabili e l’ex-empolese sarebbe contento di seguire il suo mentore Sarri. La situazione di Pjanic, invece, è più delicata: Allegri lo considera (giustamente) incedibile, ma se arrivasse un bonifico da 100 milioni da Barcellona, Parigi o Manchester la Juventus potrebbe valutarlo. In fondo 100 milioni sono tanti soldi, ma valgono bene una coppa, quella che Gianluca Vialli alzò ormai 22 anni fa.