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Nonostante il quarto posto della scorsa stagione, i tifosi della Juve hanno accolto con carica ed entusiasmo i giocatori che in questi giorni hanno sfilato al JMedical per le visite di rito prima dell'inizio della nuova stagione. Da Ronaldo a Bonucci, da Cuadrado a Morata: applausi, cori e qualche selfie. C'è voglia di riscatto e di rivincita per rimettersi sul petto quel tricolore che dopo nove anni consecutivi è mancato l'anno scorso. Per questo, i tifosi sperano di poter rientrare allo Stadium per sostenere la squadra anche durante la stagione. E in questo hanno un'alleata d'eccezione: Valentina Vezzali, sottosegratario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, che come racconta il Corriere dello Sport si sta spendendo per conciliare la prudenza del Cts (i numeri della pandemia non lasciano tranquilli) e le esigenze dei club (che hanno bisogno degli introiti da botteghino fin da subito). Da parte del Governo c'è fiducia per riaprire gli stadi almeno in buona parte, con l'obiettivo di accogliere le richieste dei club sia dal punto di vista della capienza che da quello delle agevolazioni fiscali. 

50% DEI POSTI - Nella giornata di ieri la Vezzali ha avviato i contatti col Cts per approfondire alcuni temi riguardanti l'ultimo dpcm relative al distanziamento di un metro negli eventi sportivi all'aperto (50%) e al chiuso (25%). La sottosegretaria sa che i club vorrebbero avere a disposizione il 50% effettivo dei posti, ma la richiesta è complicata. Perché? "Il metro di distanziamento inteso dal Cts - spiega il Corriere - è circolare ovvero sia in orizzontale sia in verticale e ciò porterebbe a stadi più o meno sul modello dell'Olimpico in occasione delle partite dell'Europeo ovvero con il 25% della capienza. E' evidente che ci sia bisogno di una mediazione, di favorire la ripartenza dello sport senza derogare sul tema della sicurezza perché il distanziamento sociale continuerà a valere nella vita di tutti i giorni. Niente eccezioni per gli stadi, anche se il Green Pass è un bell’aiuto. Detto questo, il Cts non è arroccato sulle sue posizioni come nei giorni più bui della pandemia. Tradotto: ci saranno delle concessioni. Vedremo quali e quante".

L'ECCEZIONE ALLIANZ - Il compromesso potrebbe essere quello di rispettare sì il metro di distanziamento, ma solo in orizzontale: un posto occupato e due vuoti, in quasi tutti gli stadi. Farebbe eccezione l'Allianz Stadium, dove i seggiolini sono più larghi e ci sarebbe la possibilità di lasciare vuoto un solo posto tra una persona e l'altra. Questa ipotesi potrebbe portare a un riempimento del 30/33% dell'impianto. Poco per chi ha chiesto di rimepire di nuovo gli stadi al 100% come già successo all'Europeo in Inghilterra. 
 
IL RISCHIO - Venerdì la Figc, dopo averle concordate con la Serie A, ha inviato le proprie richieste che verranno confermate anche da Gravina. Domani toccherà alle varie leghe con la A rappresentata da Dal Pino, poi la Vezzali farà un nuovo punto con il Cts per capire come agire. I 20 club si Serie A si augurano che una decisione definitiva venga presa prima dell'inizio del campionato, altrimenti c'è il rischio concreto dello slittamento come ha già preannunciato il presidente del Napoli De Laurentiis. In caso di mancata riapertura immediata del 50% effettivo della capienza, il Governo compenserà con agevolazioni chieste da alcuni presidenti e inserite in una lettera inviata alla Figc: fiscalità agevolata e dilazione nel pagamento delle tasse. I presidenti otterrebbero qualcosa, ma a rimetterci in toto sarebbero i tifosi.