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In casa Juventus, ma non solo, si contano i giorni, anzi le ore che mancano alla chiusura del calciomercato, uno dei più poveri in assoluto degli ultimi trent’anni.

Pochissimi soldi in cassa, pochi movimenti in entrata, tante trattative abbozzate e poi terminate, soppresse, in attesa sempre di un’offerta dalla Premier League o dall’Arabia per finanziare poi tutto il resto del mercato.
Il leitmotiv di questa campagna trasferimenti è stato più o meno simile e replicabile un po’ dovunque.

Abbandonata definitivamente la pista Lukaku, Vlahovic appare ormai sempre più ad un passo dalla riconferma. Così come anche in presenza di un possibile ultimo affondo verso Berardi è difficile ipotizzare una cessione di Federico Chiesa a così poco tempo dalla chiusura. Restano quindi da monitorare tutte le situazioni di contorno, come ad esempio la posizione di Kean che potrebbe riaprire la porta addirittura ad un nuovo ritorno di Morata in bianconero, il terzo in assoluto; difficile però, soprattutto per quanto sta facendo attualmente lo spagnolo con la maglia dell’Atletico Madrid.

La possibile cessione di Kostic, finito stranamente ai margini in questo inizio di stagione, o il sacrificio di Iling Junior (ma ne vale davvero la pena?) potrebbero portare quei soldi necessari sia a coprire l’affare Berardi che eventualmente aprire ad un ritorno di fiamma sulla fascia destra per Holm. Il tutto ovviamente sempre con il possibile recupero di Paul Pogba sullo sfondo, ben consapevoli che mentre il mercato europeo terminerà con la fine di Agosto quello Arabo andrà ancora avanti sino a dopo la metà di Settembre.

Cosa comporta questo? Sicuramente una variabile inquietante che prima non esisteva nel calcio europeo ovvero il pericolo che qualche campione possa esser portato via a peso d’oro a campionato iniziato quando non più rimpiazzabile sul mercato. Dall’altra parte però anche una variabile positiva da non sottovalutare ovvero l’ipotesi di liberarsi di qualche scontento di lusso senza rimetterci un capitale, anzi magari andandoci anche a guadagnare… Nel frattempo torna il campionato, davvero in secondo piano in questo momento.

Con tutte queste voci, queste variabili impazzite, capiamo davvero il fastidio di tanti allenatori ad affrontare l’inizio di stagione in queste condizioni, con la campagna acquisti ancora aperta e i giocatori distratti continuamente dalle sirene di mercato. Che parta allora il countdown così poi si potrà tornare a parlare solo di calcio giocato. Almeno però un po’…

@stefanodiscreti