Il concetto di "squad cost ratio"
Il "squad cost ratio" rappresenta il rapporto tra il costo della rosa e il fatturato lordo del club. Per rispettare le regole di sostenibilità finanziaria imposte dall'UEFA e perseguire gli obiettivi del piano di risanamento, la Juventus ha fissato un obiettivo ambizioso: mantenere questo rapporto al di sotto del 70%. In altre parole, se il fatturato del club raggiunge i 100 milioni di euro, non si dovrebbero superare i 70 milioni di euro in spese per stipendi della prima squadra, staff tecnico, ammortamenti dei cartellini e commissioni degli agenti.
La strategia di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta
Questo obiettivo è diventato il fulcro della strategia elaborata da Cristiano Giuntoli e portata avanti dal tecnico Thiago Motta. La gestione degli esuberi, come nel caso di Federico Chiesa e altri giocatori non inseriti nei piani futuri, è una parte essenziale di questa strategia. La Juventus è decisa a ridurre i costi operativi per rimanere all’interno dei limiti del "squad cost ratio," con l’obiettivo di produrre utili e sostenere un piano di risanamento economico ambizioso.
Obiettivi finanziari e piano di risanamento
La sostenibilità economica è cruciale per il club torinese. Ridurre il costo della rosa al di sotto del 70% delle entrate non solo è una condizione per conformarsi alle normative UEFA, ma è anche un obiettivo strategico per garantire risultati economici positivi. La Juventus punta a generare cassa e ridurre il debito entro il 2026-27, attraverso un bilancio sano e una gestione efficace delle risorse. La decisione di mantenere un rigido controllo sui costi e gestire gli esuberi con severità riflette un impegno verso una gestione finanziaria responsabile e sostenibile. La Juventus, sotto la guida di Giuntoli e Motta, sta lavorando per raggiungere questi obiettivi e garantire un futuro solido e prospero per il club, sia sul campo che fuori.