15
Sulle colonne de Il Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni parla di Massimiliano Allegri dopo la vittoria last minute della Juve contro il Frosinone: "L'ennesima dimostrazione di cosa e quanto possa cambiare - nel calcio degli umori, dei pregiudizi, delle antipatie e del risultato - un gol all’ultimo minuto. Se a Rugani non fosse riuscito il colpo della domenica, il quinto risultato “inutile” consecutivo della Juve avrebbe certamente ringalluzzito i troll - e relativi figli - dell’#allegriout regalando loro argomenti vecchi e nuovi. Quel golletto ha invece tarpato le ali della libertà di sparare minchiate agli attivissimi critici del tecnico livornese".

"La Juve ha vinto come sa o come può: alla fine e di sofferenza", prosegue il giornalista. "C’è riuscita provando e riprovando a dribblare i propri limiti con l’orgoglio e anche un pizzico di disperazione: ha dato così un senso compiuto a una prestazione non eccezionale [...]. Ripeto per la centesima volta che la Juve ha questa cifra tecnica e che la qualità del gioco è condizionata anche - ripeto, anche - dall’esigenza di ridurre al massimo le ripartenze degli avversari, poiché il motore diesel della mediana non consente recuperi all’ultimo e allora si va di coperture – più che di marcature – preventive [...]. Per dimostrare che la Juve di Allegri sta facendo un campionato più che decoroso, ricordo che l’anno scorso dopo 26 giornate la stessa Juve era (meglio, sarebbe stata) seconda con 53 punti, contro i 57 attuali, e che l’Inter di punti ne aveva 50, la Lazio 49, il Milan 48 e la Roma 47. Il Napoli viaggiava a velocità siderali, le stesse dell’Inter attuale". 

Conclude Zazzaroni: "PS. Allegri è il primo allenatore, nella storia del campionato, a tagliare il traguardo dei 1.000 punti, frutto di 301 vittorie, 99 pareggi e 96 sconfitte. Senza il gol di Rugani si sarebbe fermato a mille, come Garibaldi. E, come Garibaldi, Max ha unito l’Italia. Ma contro di sé". 

Appuntamento oggi pomeriggio con OR LIVE, a partire dalle 13.30 ci sarà Carlo Laudisa con Marcello Chirico e Antonio Romano.