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"C’è solo Vlahovic, o quasi". Apre così il Corriere dello Sport questa mattina sottolineando l'importanza di Dusan nell'economia bianconera. E poi prosegue: "La Juve non è ancora guarita, come ha dimostrato il pari in rimonta di Cagliari, ma nell’andamento a singhiozzo e preoccupante di questi ultimi tre mesi una costante positiva c’è e risponde al bomber serbo. Allegri ha detto che dopo il primo tempo di venerdì avrebbe cambiato tutta la squadra e forse anche sé stesso; Dusan probabilmente si sarebbe salvato dal repulisti del tecnico perché, nella inconsistenza bianconera della prima frazione, lui era comunque riuscito a fare centro, spingendo in porta il cross di Chiesa. Peccato che la gioia sia rimasta strozzata perché Federico era partito in millimetrico fuorigioco. Stesso film, ma con maggiore fortuna, nella ripresa: una palla, su punizione, un gol, stavolta buonissimo, che ha dato il via alla riscossa bianconera.   Ecco, Vlahovic c’è, sempre e comunque. È sempre più la luce di un attacco che continua a faticare a segnare - 12 reti nelle ultime 12 partite - e a trovare fonti alternative all’ex viola, salito a quota 16 in campionato (17 in tutto in stagione con la Coppa Italia). Chiesa non segna in campionato dal 3 marzo, Milik dal 10 marzo, Yildiz dal 23 dicembre mentre Kean è addirittura ancora senza gol. Dusan era a secco in serie A da 54 giorni, certo, ma aveva fatto centro in Coppa Italia contro la Lazio ed era sempre stato tra i migliori. Con lo squillo di Cagliari è diventato il giocatore che ha partecipato a più gol e ne ha segnati di più nel 2024 in Serie A (12, con 10 reti e due assist). Allargando lo sguardo, sono 20 in tutto le marcature cui il serbo ha contribuito in campionato (16 reti più 4 assist)".