Juventus, servono oltre 100 milioni di plusvalenze: la situazione
Il riequilibrio, si legge, dovrà arrivare dalla gestione ed essendo in grave deficit quella ordinaria non si possono evitare cessioni. Il piano industriale presentato dalla Juventus a ottobre prevede il pareggio nel ’25/26. Per ottenere tale risultato la Juve dovrà centrare la qualificazione in Champions (obiettivo che quest’anno pare probabile) e superare il girone. L’eventuale qualificazione al Mondiale sarebbe un plus che consentirebbe di arrivare prima al traguardo.
Juve, il piano per i prossimi tre anni
Per farlo la Juve dovrà ricorrere alle plusvalenze. In particolare servono 120/130 milioni di plusvalenze da cessioni in tre anni, a cominciare da questo, in cui i milioni da player trading sono finora 20. Ne mancano altri 20 da realizzare preferibilmente entro giugno, a cui sommare altri 40 da conseguire nell’esercizio contabile ’24/25, cioè da luglio.
Costo della rosa
Inoltre, scrive il quotidiano, la Juve deve abbassare il costo della rosa (stipendi più ammortamenti) a 300 milioni: atterraggio drastico dai 414 dell’anno scorso, ma pure dai 360 previsti in questo. La riduzione dei costi dell’organico è anche richiesta dal nuovo Fair Play Finanziario, in base al quale non potranno superare il 70% dei ricavi operativi che, nel caso della Juve, sono attesi sui 450.