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Non proprio una pace, semmai un addio diplomatico e cortese, concluso con una stretta di mano. Dopo le urla, dopo gli screzi e lo spettro dei tribunali, ecco la svolta: risoluzione consensuale del contratto di Allegri e rapporto che finisce qui e ora, con il tecnico libero di trovarsi un’altra squadra. Un aiuto per chiudere in questa maniera è arrivato direttamente da John Elkann, che come dimostrato in questi mesi punta a tenere la Juventus lontana dai tribunali. E anche il caso Allegri lo conferma. L'ad di Exor e il tecnico si erano visti a Wembley per la finale di Champions, dopo il primo incontro una settimana prima al Gp di Montecarlo e lì si dovrebbero essere distesi definitivamente gli animi e si è arrivati a un accordo: Allegri, che aveva un contratto fino al 30 giugno 2025, incasserà una cifra dai 4 ai 5 milioni di euro, a fronte di uno stipendio da 13 milioni lordi che arrivava a 20 includendo lo staff. Anche se, al netto delle indiscrezioni circolate, il vero importo resterà top secret come previsto anche dall’accordo. Poi sarà il tempo dei saluti. 

Juventus, le parole di Allegri dopo l'accordo per la risoluzione


Come spiega oggi il Corriere dello Sport, il fattore principale è che la Juve di Elkann abbia deciso di rispettare la storia bianconera dell’allenatore, anche economicamente e così sia arrivato il passo finale, incontro, anche da parte dell'allenatore. «Sono contento» sono state le prime parole di Max uscendo dall’appartamento nel quale si era conclusa la trattativa e non da un ufficio di avvocati. Così, chiosa il quotidiano, la Juve della discontinuità totale ha preferito un sano pari a una vittoria o alla sconfitta. E alla fine è uscita senza una nuova battaglia legale.