Chiesa separato in casa: i motivi
Novanta giorni dopo quella serata, Chiesa si trova ufficialmente in una posizione di separato in casa, al punto che nell’ultima settimana non si è nemmeno allenato con il resto della squadra. La Juventus evita di parlare di “fuori rosa”, per evitare complicazioni legali che tutti alla Continassa preferirebbero evitare, con l’obiettivo di iniziare la stagione in tranquillità. Tuttavia, si può parlare di un “fuori dal progetto”, poiché questo è, in sostanza, il suo attuale status. Thiago Motta è stato chiaro fin dal primo giorno, dimostrando una determinazione notevole nonostante la sua carriera da allenatore di alto livello sia appena iniziata.
Come un comandante esperto, l'ex tecnico del Bologna ha subito identificato i giocatori non funzionali al suo progetto tattico. La collaborazione con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli è decollata proprio quando queste esigenze tattiche si sono allineate con l'opportunità economica di una società intenzionata a ridurre il monte ingaggi. Giocatori come Szczesny e Chiesa, ad esempio, fino a poco tempo fa costavano insieme 25 milioni di euro lordi all’anno. Facendo un passo indietro, va ricordato che già prima dell’arrivo di Motta, Chiesa aveva difficoltà a rinnovare il suo contratto in scadenza a giugno 2025; il giocatore chiedeva oltre 6 milioni netti, mentre la società puntava a ridurre l’ingaggio sotto i 5 milioni. Le distanze erano enormi e non sono mai state colmate, nonostante l'ottimismo di Chiesa. Dopo un breve flirt con la Roma, anche le voci di mercato in uscita si sono attenuate.