Rocchi si "arrende", Nasca e Fabbri rischiano la "carriera"
Sia Nasca (non nuovo a debacle come questa) sia Fabbri (ha perso l’immunità da internazionale, è alla CAN da più di 10 anni, se non rientra fra i primi 20...) rischiano di andare a casa a fine stagione, molto più di una semplice ipotesi, riferisce il Corriere dello Sport. L'ammissione dell'errore in Inter-Verona è arrivata nella serata di ieri a Open Var, la trasmissione su DAZN in cui si analizzano i principali episodi. "Abbiamo sbagliato, a Milano doveva decidere l’arbitro in campo (Fabbri), il che avrebbe facilitato il compito del VAR (Nasca) che pure, in una situazione come questa, non poteva non intervenire. Dobbiamo capire il mancato intervento", la spiegazione di Gervasoni (vice commissario designatore), concordata proprio con Rocchi, che si "arrende".
Dalla spinta di Bisseck al mani di Bani, manca l'uniformità
Com’è possibile, si legge sul quotidiano che in Verona-Lazio la spinta a due mani di Casale su Duda poco prima del gol venga punita con l’arbitro (Ayroldi) chiamato al monitor dal VAR (Paterna), decisione giusta, e quella di Bisseck ai danni di Strootman in Genoa-Inter, che ha preceduto la rete di Arnautovic, venga ignorata sia da Doveri che da Irrati (e ieri Gervasoni ha ammesso che è stato un errore) "Come è possibile", aggiunge il CDS, "che il fallo di mano di Mario Rui in Napoli-Monza venga punito in campo con il rigore (ci sta) e quello di Bani (sinistro già largo, il leggero tocco sulla gamba non dovrebbe avere peso) in Genoa-Juve sia passato in cavalleria sia per Massa in campo e Fabbri (ancora tu?) al VAR?". Mancanza di uniformità, questo uno dei principali problemi che sono emersi nella stagione 2023/2024.
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