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La notte del 26 novembre, poco più di due mesi fa allo Stadium, Allegri sorrise, esibendo la propria livornesità: "Oggi giornata positiva, ho pareggiato con l’Inter e il mio cavallo è andato forte a Pisa". Ecco, chissà se anche questa sera, dopo la sfida a San Siro, userebbe le stesse parole in caso di parità. Di sicuro, Inter e Juve corrono forte, con lo stesso passo da inizio campionato, e stasera entrano in dirittura per lo scudetto. Il traguardo è ancora lontano, altre sedici partite per i bianconeri dopo il Derby d’Italia, diciassette per i nerazzurri contando il rinvio con l’Atalanta. 


Inter-Juve, il pareggio accontenta Allegri?


Forse, scrive il Corriere dello Sport, Massimiliano Allegri  non disprezzerebbe un altro pareggio, anzi avrebbe un senso compiuto per i bianconeri restare a un’incollatura dall’Inter. Aumenterebbero le variabili in previsione della Champions. In volata, si sa, può succedere di tutto. Per questo motivo, Inzaghi e l’Inter pensano a un solo risultato: battere la Juve per fuggire, balzare a +4 con una partita in meno e, se possibile, dare un segnale di strapotere al campionato.
 

Inter-Juve, il pensiero di Inzaghi


L'Inter attaccherà con giudizio, senza esporsi, e con la stessa ferocia esibita a Riyad nella semifinale di Supercoppa, guarda caso preparata come un’altra finale. Non è la stessa cosa spazzare via la Juve, ma è quello che si sono detti e hanno immaginato nello spogliatoio di Appiano Gentile, fieri di giocarsela nello stadio di casa, spinti da 75 mila anime, con personalità e consapevolezza, doti acquisite attraverso il cammino sino alla finale di Istanbul. Un pareggio, per i nerazzurri, sarebbe una delusione e lascerebbe tutto aperto. 

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Appuntamento alle 18.30 e successivamente nell'immediato post partita, direttamente da San Siro con Andrea Menon.