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Inizia la fase due della Juventus. O meglio, il club bianconero, come gli altri di Serie A, si prepara a dare il via alla seconda fase dell'emergenza, quella in cui, piano piano, riprenderanno le attività. Come scrive La Gazzetta dello Sport, i bianconeri non hanno ancora richiamato i propri calciatori dall'estero: "di sicuro i 9 bianconeri che sono partiti potranno festeggiare la Pasqua in famiglia, per prepararsi a volare su Torino intorno alla metà di aprile, in maniera tale da avere il tempo per osservare la nuova quarantena". Al loro ritorno dovranno osservare 14 giorni di quarantena obbligatoria, secondo le leggi vigenti. L'Inter invece ha già richiamato i suoi tesserati volati all'estero. Young ed Eriksen sono i primi rientrati in Italia.

DATE - Tuttosport anticipa invece il piano di allenamenti dei bianconeri una volta rientrati alla base. Il programma, per tutte le squadre di Serie A, dovrebbe prevedere una preparazione di circa tre settimane prima di tornare in campo. Se si tornasse in campo alla fine di maggio, ipoteticamente il 23/24, la Juve potrebbe riprendere il lavoro tra l'1 ed il 3 dello stesso mese, quindi i calciatori dovrebbero tornare dall'estero al massimo tra due settimane.

ALLENAMENTI - La Continassa, probabilmente, sarebbe aperta solo sul campo. Gli spogliatoi resterebbero sbarrati, i giocatori potranno cambiarsi da solo nella loro stanza del J Hotel ed entrare in campo attraverso il tunnel sotterraneo che collega la struttura ai campi di allenamento. Alla fine, ovviamente, doccia in camera. Sul campo esercizi a "distanza di sicurezza", per quanto possibile. Quelli con il pallone sarebbero più difficili, praticamente impossibili, da svolgere a un metro l'uno dall'altro, come ha già dimostrato ampiamente il Bayern, tornato in campo a inizio settimana.