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Il professor Enrico Castellacci, presidente della Libera Associazione dei Medici Italiani del Calcio, ha parlato a Il Corriere dello Sport dopo la redazione da parte della FIGC del protocollo di sicurezza per la ripartenza del campionato di Serie A. "Chi possede delle potenzialità economiche, organizzative e logistiche importanti non avrà difficoltà a rispettarlo, ma la vedo più dura per le leghe minori. La Serie B ha problemi a reperire i tamponi e quello dei ritiri obbligatori è un'altra questione spinosa. Per non parlare della Serie C, dove il medico sociale è un lavoratore part-time...".

SULLA QUARANTENA -  "La normativa del governo è ormai dello scorso 21 febbraio e nel frattempo la situazione sanitaria del Paese è migliorata. Perché non ridurre il periodo di quarantena da 14 a 7 giorni? Solo così il campionato ripartirebbe in maniera certa e non dovendosi affidare alla fortuna che nessuno si ammali. Il rischio zero non esiste neanche con le due settimane, dobbiamo convivere col virus".