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La salute prima di tutto. Il coronavirus ha messo in ginocchio lo sport italiano, che si è preventivamente fermato per evitare che i contagi si possano espandere a macchia d'olio proprio durante le grandi manifestazioni, bloccando gli afflussi di persone agli Stadi. Una di queste, in programma per domenica all'Allianz Stadium, sarà Juventus-Inter, la partita più attesa del campionato forse, sicuramente da quando si è giocata l'andata. Una gara che vale uno Scudetto, con il lasciapassare della Lazio, e che, per questioni di sicurezza, è stato deciso ieri che si giocherà a porte chiuse. Una decisione giusta, che però pone l'interrogativo su quanto possa durare l'allerta. 

Infatti, come riporta Tuttosport, non è la sola partita che i bianconeri rischiano di giocare senza pubblico. Il 4 marzo, sempre a Torino, ci sarà il ritorno di Coppa Italia tra la Juve e l'altra milanese, il Milan. Al momento, vista la situazione, vien difficile pensare che dopo domenica cessino completamente le misure di sicurezza preventiva e così, il rischio più concreto, sembra proprio essere quello di chiudere ancora una volta le porte dello stadio ai tifosi. Una scelta che non fa il bene del calcio, come sempre quando si gioca senza spettatori, ma che mai come questa volta potrebbe essere davvero l'unica soluzione. Nel frattempo però, i tifosi bianconeri potranno volare con la squadra a Lione, dopo l'ok della Uefa arrivato sempre nella giornata di ieri. 

Quindi, tutto resta ancora nell'incertezza, per quanto riguarda la prossima settimana. "Si naviga a vista" ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, con una dichiarazione che racconta alla  perfezione il momento in cui, tra urgenza e tempestività, sta vivendo il calcio italiano, e non solo quello.