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Antonio Conte non è mai contento. Il tecnico dell’Inter continua a lamentarsi, lo ha fatto anche oggi in conferenza stampa: “Dobbiamo rimanere con i piedi per terra anche perché arrivano giocatori che non giocano da un po', Moses non giocava in Turchia e Young non giocava in Inghilterra. Voi parlate di acquisti, ma io vedo anche le cessioni, è partito Lazaro. E’ giusto focalizzarci perché i messaggi che mandate non sono chiari, perché sembra che stiamo comprando metà Real Madrid…”.

L’Inter compra Moses, suo pupillo al Chelsea e espressamente richiesto dal tecnico, e Young, non più giovanissimo ma giocatore ancora oggi di tutto rispetto. Non solo: l’Inter è ad un passo anche da Eriksen, uno dei trequartisti più ambiti d’Europa. E Conte, nonostante tutto questo, riesce a lamentarsi, a piangere su sé stesso e su quanto difficile sia il suo compito. Una distorsione della realtà: se è vero che l’impatto del salentino sull’Inter è stato innegabile, è altrettanto vero che la rosa è molto competitiva, e che in estate Marotta ha fatto un importante investimento per prendere Lukaku. Non una spesa da poco.

Dovrebbe essere contento, Antonio. E invece appare sempre insoddisfatto. Un modo per stimolare la società a far meglio? Per spingere Marotta ancora più al limite? Possibile, resta però la sensazione di un deja-vu. Anche ai tempi della Juve, infatti, Conte non era mai contento del mercato. Una delle cause, alla fine, del suo addio ai bianconeri.