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Antonio Conte, allenatore dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra i nerazzurri e la Lazio.Tra i temi toccati, anche la rivalità Inter-Juve.

RIVALITA' CON LA JUVE - "Io ho trovato articoli di giornalisti che presentano la sfida contro la Juve spiegando che io sarà ricoperto di insulti. Anche chi scrive deve capire cosa suscita, chi incita un sentimento di odio o rancore deve capirlo. Fossi un direttore di giornale li caccerei via tutti a calci in c..o. I giornalisti sono i primi. Chi scrive e comunica ha una responsabilità in più. Perché si scrivono certe cose? Perché si ha più presa? Allora si fa a gara a chi la scrive più grossa?”.

LA JUVE A STRETTO GIRO DI POSTA PUO' DISTRARRE? - “Noi dobbiamo giocare partita dopo partita, dobbiamo concentrarci sull'oggi che è certo. La partita contro la Lazio sarà difficile, negli ultimi anni hanno sempre recitato un ruolo da protagonisti, a testimonianza del buon lavoro di Lotito, Tare e Inzaghi. Se entriamo in campo con la testa agli elogi del derby significa che non abbiamo capito niente di quello che ci aspetta. Dobbiamo resettare tutto. Cadremo? E li dovremo essere bravi a rialzarci. Dopo quattro giornate si parla troppo e ho l'esperienza giusta per sapere che tutto questo viene fatto ad arte per poi darci qualche batosta. Il Napoli è squadra molto molto forte e non laconiderate, mentre la Juventus è molto, molto, molto, molto forte”.  

CHI AVREBBE VOTATO COME MIGLIORE AL THE BEST FIFA? - “Uno tra Messi e Ronaldo, chi scegli non sbagli. Sistematicamente, ogni anno, fanno 50 gol. Sono due fantastici fuoriclasse, dobbiamo essergli grati per quello che rappresentano per il calcio”. 

SU SIMEONE - “Anche da calciatori ci somigliavamo, un generoso, un box to box. Adesso sta facendo un gran lavoro da tanti anni all'Atletico, io sono più girovago. Stiamo parlando di un grandissimo tecnico”. 

ALL'INTER PER TANTI ANNI? - Quando inizi un nuovo progetto speri sempre che sia duraturo, perché significa che le tue idee vengono assimilate. È una cosa che mi auspico accada perché il massimo che ho trascorso in un club sono stati tre anni, significherebbe aprire un ciclo. Ricominciare ogni volta non è semplice, perché devi trovare persone che devono supportare la tua idea e di questo mio inizio all'Inter devo ringraziare Oriali. Un grazie enorme perché so cosa ta facendo lui e cosa sta facendo anche Zanetti”.