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Antonio Conte, allenatore dell'Inter, ha parlato alla stampa alla vigilia della sfida ad alta quota contro la Lazio. Ecco alcuni passaggi della conferenza.

PARTITA - “Mi aspetto una gara ad alto indice di difficoltà, parliamo di una squadra che è una realtà consolidata nel campionato italiano e l'anno scorso hanno vinto la Coppa Italia e poi anche la Super Coppa. Sono cresciuti e hanno mantenuto i più forti, pian piano aggiungendo. Simone Inzaghi sta facendo un buon lavoro da tanti anni. Gara Scudetto? Siamo due outsider del campionato italiano e penso che questa sia un po' la definizione migliore per la gara di domani”

ERIKSEN - “Sta lavorando con noi, sta capendo cosa vogliamo da lui e come vi avevo detto ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima in carriera, cioè farlo giocare subito. Dopo la gara contro l'Udinese qualcuno aveva parlato di una prestazione non buona, era una scelta forzata. L'utilizzo che ne abbiamo fatto è stato dei migliori, ha potuto incidere. Sicuramente nelle prossime gare lo vedremo dall'inizio quando lo riterrò opportuno”. 

VAR A CHIAMATA - "Onestamente non mi piace, se una situazione è chiara sotto gli occhi di tutti la devono vedere loro, parliamoci chiaro. Cosa dobbiamo chiamare? Abbiamo già troppe cose da fare in panchina, gli altri cosa ci sono a fare lì? Non la trovo una cosa utile, le immagini parlano chiaro e chi è lì, a volte non può essere certo al 100%, ma a volte...”

LAUTARO E IL MERCATO - "Nonostante la giovane età Lautaro ha abbastanza la testa sulle spalle per capire che le voci di mercato contano pochissimo. Ho notato che si parla del mercato dell'Inter in ottica futura, lo si faceva subito dopo la conclusione del mercato, l'Inter si presta a queste cose, a differenza di altre squadre che invece restano più abbottonate in questi periodi. Ma i calciatori sono concentrati, sanno che le chiacchiere contano zero”. 

FUTURO ALL'INTER - "Vincere non è semplice soprattutto in Italia, soprattutto perché negli ultimi anni c'è stata una squadra che ha fatto man bassa come il Psg o il Bayern in Francia e Germania. La Lazio ha vinto Coppa e Supercoppa ma hanno lavorato su dei giocatori e non hanno venduto chi oggi ha valutazioni importanti, aggiungendo ogni anno, lavorando molto bene sul mercato e rafforzando i reparti. Il lavoro, la programmazione, la visione è importante così come la pazienza. Bisogna avere pazienza e lavorare, se si è capaci e si è apprezzati. Poi continuare a crescere. Questo è l'obiettivo primario".

GIUDIZI DIFFERENTI - "Sicuramente ci sono delle difficoltà oggettive. Ci sono state situazioni che hanno lasciato un po' di perplessità. Detto questo noi dobbiamo avere la volontà e la voglia di credere sempre ci sia buona fede in tutte le situazioni. Nel momento in cui non dovessimo pensare questo è giusto che uno si alza e va via perché la malafede non si può accettare. Penso ci siano stati errori importanti e ci auguriamo ce ne possano essere sempre di meno".