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Il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa: “Sono sereno perché la squadra ha lavorato benissimo, con grande impegno, voglia e determinazioni. Quando vedi queste cose devi per forza di cose essere sereno, poi puoi vincere o meno una partita, ma l'importante è che ci sia grande voglia di fare e io questo lo vedo quotidianamente. Quando lavori in questo clima e con questa predisposizione, bisogna ritenersi soddisfatti’. 

IBRAHIMOVIC - “Parlare oggi di altri giocatori sarebbe una grandissima mancanza di rispetto nei confronti dei miei calciatori, per quello che mi stanno dando in questi mesi. Non penso sia giusto parlare di Ibra, nonostante il grandissimo rispetto che nutro di lui. È un ragazzo straordinario, grandissimo rispetto per Ibra, rimarrà nella storia del calcio, ma ho fiducia e rispetto anche nei miei calciatori e a volte alcune tegole possono ancora maggiori stimoli e opportunità per migliorare ancora e fare ancora più quadrato per essere più uniti. Dobbiamo sfruttare questo”. 

METODO - “In tutte le partite, sia in quelle vinte che in quelle perse, abbiamo sempre esaminato aspetti positivi e negativi, quindi in maniera molto obiettiva abbiamo cercato di individuare tutte le situazioni dove si può migliorare. Quando si giocano 7 partite in 23 giorni è molto ridotto lo spazio per lavorare e qualcosa dal punto di vista tattico la tralasci e dopo soli 3 mesi di lavoro non posso pretendere che determinate cose possano essere in maniera indelebile nella mente del calciatore. In questi giorni abbiamo preparato cose specifiche sull'avversario”. 

ESPOSITO - “Vorrei chiarire una cosa perché tante persone parlano senza sapere. Tre settimane fa è venuto qui Viscidi, il responsabile della nazionale, e gli avevo già detto di essere felice che Esposito partisse per il Mondiale, premettendo che speravo non accadesse niente a nessuno e lui mi rispose che era assolutamente d'accordo. Quindi non capisco dove nasce questa polemica. Parliamo di un ragazzo che ha fatto tutto il precampionato con noi, un prospetto importante per il futuro e per il presente dell'Inter. E cresciuto sia fisicamente che mentalmente, è a tutti gli effetti un calciatore della rosa e non avrei né timore né paura a farlo giocare. Poi è chiaro che quando hai davanti Lukaku, Politano, Sanchez e Lautaro... Io stavo per farlo entrare a Barcellona, questo per farvi capire la mia fiducia nei suoi confronti e anche quella dei suoi compagni. Deve viaggiare terra terra, ma non mi da alcun segno di presunzione. Sta lavorando e avrà le sue chance, dovrà darci qualcosa anche lui, ma io, la società e i compagni abbiamo fiducia in lui. Nelle disgrazie capitano difficoltà e quindi cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno”.