commenta
Come Massimiliano Allegri, anche Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Juve, partita che segnerà il suo debutto sulla panchina biancoceleste. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni.

COME STA LA SQUADRA – "I Nazionali sono in buono stato, senza problemi. Questo è importante. Il problema è che si è lavorato poco con loro. Con gli altri abbiamo lavorato bene, facendo 6/7 allenamenti. I ragazzi hanno voglia di fare, con la giusta applicazione, abbiamo fatto una settimana di buon lavoro".

DEBUTTO – "Sensazioni sempre positive, da uno che fa parte dello sport. Si guarda a questo come una sfida, di essere bravo, di vincere e gioire come è giusto che sia".

COS’ERA PER LUI LA JUVE – "Al destino non ci credo. Ho fatto 7/8 anni là della mia vita, costruendomi come giocatore e come persona. Sono grato a loro, ho avuto compagni, allenatori e dirigenti che mi hanno fatto diventare quello che sono ora. Soprattutto dal punto di vista della cultura del lavoro che cerco di trasmettere ora come allenatore".

EMOZIONI DELL’OLIMPICO – "Belle sicuro, è una gara contro un avversario importante. Le motivazioni sono sempre alte, poi la partita va preparata nel modo giusto, in attacco, in difesa. sui piazzati. Un allenatore pensa a come preparare la squadra, dandole quello che lui è. Io penso che la squadra debba essere sempre lo specchio di un allenatore. Ci vuole tempo, io sono qua da poco. Servirà la pazienza di fare questa trasformazione da squadra di un allenatore a squadra di un altro. Ci proverò a farlo in fretta, ma all’inizio non sarà perfetta e non sarà quello che voglio. Col tempo si migliora".

TURNOVER - "Prima ci sono state le Nazionali, poi due gare in tre giorni. Per forza dovranno giocare tutti, l’ho già detto. Il calcio è cambiato da quando ci sono i cinque cambi, una cosa bellissima con cui puoi cambiare metà squadra. Devo anche io capire. Una cosa sono gli allenamenti, poi devi capire durante le gare chi è adatto al tuo calcio, chi no, chi può migliorare. Io ci proverò a mettere meno tempo possibile, poi ci sono da vincere le gare. C’è da fare bene, c’è da essere belli tosti, giusti, con la qualità giusta di fare le cose. Tutto è necessario. Abbiamo fatto allenamenti importanti, seri, esigenti da tutti i punti di vista e i ragazzi hanno risposto bene".

FELIPE ANDERSON A TUTTA FASCIA - "Non lo so. Non l’ho provato e non so il suo passato, è un giocatore disponibile, che ha gamba. Poi vedremo come giocheremo, come si sviluppa la squadra, come risponde, è tutto da capire".

MOMENTO IMPORTANTE DELLA CARRIERA - "Se in cinque allenamenti uno trasmette la mentalità vincente è un mago. Non esiste che è il momento più importante o cruciale. C’è una partita da preparare al meglio e provare a vincere. Sono sempre esagerazioni queste, roba che non mi appartiene. Oggi voglio caricare la squadra, facendole fare le cose giuste. Dobbiamo essere giusti in partita".

EFFETTO SORPRESA - "Lo spero. C’è il clima dello spogliatoio, sono belli motivati. Gli ho detto già di andare senza pensieri, me le prendo io queste cose nuove che facciamo se non vanno. Ci saranno dei problemini ma me li prendo io, è giusto così. Voglio vedere coraggio, fare cose giuste, dobbiamo essere belli tosti e cattivi".