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Le parole di Sergio Conceicao riportate da Tuttosport, alla presentazione dei finalisti del Golden Boy.
 

Conceicao Juve, le parole


FRANCISCO - "Io ho allenato sia Francisco che Rodrigo, che ora gioca in Svizzera, io devo essere giusto, Francisco non ha giocato per sei mesi con me a Porto, avevo bisogno di continuità, movimento, corsa, organizzazione sono le cose più importanti di avere la palla tra i piedi. Lui aveva bisogno di mettere dentro questa consapevolezza, per arrivare a giocare in Europa, in Champions League. C'erano due-tre squadre grandissime dove poteva andare, io gli ho consigliato di venire in Italia a un grandissimo club mondiale come la Juventus, con tutto il rispetto e l'amore che provo per la Lazio, sapevo che se lui prendeva il controllo della situazione e non trovava scuse, nessuna scusa, qua si mangia bene, si sta da dio, paese meraviglioso l'Italia, Thiago Motta ha fatto un lavoro fantastico, se avesse messo umiltà e avesse chiesto a se stesso cosa dovesse fare, allora sarebbe stato sulla strada giusta".

ESPERIENZE ALL'ESTERO - "Esperienze all'estero importanti? Sì, per crescere soprattutto, anche se magari non giochi. Per esempio Francisco, che è qua alla Juve, è stato all'Ajax un anno e non ha giocato tanto ma ha capito tante cose, è uscito di casa, fare sacrifici, farti da mangiare da solo, è importante per farti capire certe cose essenziali nel calcio e nella vita".

 

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