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    Come giocherebbe la Juventus di Roberto Mancini? 4-3-3, largo agli esterni e... un centravanti da acquistare

    Come giocherebbe la Juventus di Roberto Mancini? 4-3-3, largo agli esterni e... un centravanti da acquistare

    • Cristiano Corbo
    Sembra il gioco dell'estate, e ancora come tale deve essere inteso: se dovesse arrivare Roberto Mancini - così come raccontano le cronache di questi giorni -, allora quale Juventus troverebbe? E cosa potrebbe farne?

    Di sicuro, il Mancio sarebbe un normalizzatore. Nel senso: buona parte della rosa potrebbe essere confermata e ri-sfruttata per le sue idee di calcio. Che sono in realtà molto chiare: calcio verticale, ricerca di un gioco tanto estetico quanto pragmatico e spazio agli esterni, bassi e alti. 


    La Juventus di Mancini: 4-3-3


    Disegniamola così, allora, con un 4-3-3. Che poi è la variante sulla quale parte del tifo bianconero si è "scontrata" con le idee di Motta, integralista nel suo sistema che comunque varia a partita in corso, e non poco. Chi potrebbe risultare determinante? Così, su due piedi, l'acquisto di Conceicao può essere un buon punto di partenza. A centrocampo, Locatelli tornerebbe mezzala di inserimento e qualità, mentre ci sarebbe bisogno di un regista a dettare i tempi. E davanti, ecco, ci sarebbe da fare l'investimento più importante: un centravanti vero, coi gol garantiti. 

    Tra difesa e centrocampo


    Di Gregorio tra i pali, e ci siamo. In difesa torna Bremer, e va bene. Gatti sarebbe utilissimo con Mancini, che potrebbe sfruttarlo "alla Chiellini", mentre il vero problema inizia a porsi lato terzini: Cambiaso ha mercato e può andare via, per l'ex CT sarebbero utilissimi esterni di corsa e qualità. Cabal è da valutare per come tornerà, Kelly non sarebbe invece un'opzione concreta sull'out. 

    Qui il mercato deve intervenire, e per un profilo dall'alta capacità atletica. Come a centrocampo: Locatelli può avere una vita diversa, mentre dall'altro lato Thuram può essere l'asset giusto come mezzala purissima. Davanti alla difesa? Un organizzatore vero di gioco, non qualcuno di adattato. Salvo situazioni dal mercato, Luiz lì può crescere. Non Koopmeiners, che potrebbe tornare a fare la mezzala di qualità e giocarsi il posto con Locatelli. 


    In attacco


    Se di esterni offensivi questa Juve è davvero piena, allora la scelta si fa imbarazzante: da Nico Gonzalez a Conceicao, passando per Yildiz - pure qui, riferimento alla vecchia Nazionale dell'Europeo: provarlo da Insigne? -, c'è tantissima qualità. Davanti invece tocca prendere un centravanti verissimo: non sarà Vlahovic per mille questioni, ma rischierebbe forse pure Kolo Muani

    Il nome? Osimhen, naturalmente, unirebbe tutte le necessità. O magari qualcuno di fisico, tecnico, e con ampi margini di crescita. Lorenzo Lucca non è niente male. Alternativa: Mateo Retegui, che Mancini ha svezzato in azzurro. E che ora è il capocannoniere del campionato.

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