È naturale chiedersi se la colpa di questa situazione debba essere attribuita ad Allegri, alla squadra o a entrambi. In realtà, come spesso accade nel calcio, la verità si trova nel mezzo, tra le mancanze dell'allenatore e quelle dei giocatori.
Da un lato, è indubbio che l'allenatore abbia una responsabilità nell'approccio alla partita e nelle scelte tattiche. Una Juventus che inizia male contro una squadra che lotta per la permanenza in Serie A può essere considerata una mancanza dell'allenatore, che non è riuscito a preparare adeguatamente la squadra per affrontare l'avversario.
D'altro canto, la reazione del gruppo e i cambi effettuati durante la partita riflettono anche il merito di Allegri. Il fatto che la Juventus abbia mostrato una reazione e abbia cercato di rimontare il risultato, mantenendo un equilibrio tattico pur inserendo tutti gli uomini offensivi, è un segno di bravura dell'allenatore nel gestire la situazione e cercare di ottenere il massimo dalla squadra.
Cosa c'è dietro le parole di Giuntoli su Allegri
Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, la conferma di Cristiano Giuntoli, sempre accompagnata da una sorniona sicurezza, ha ribadito la fiducia nell'attuale allenatore della Juventus. Questo incontro è stato annunciato come un'occasione per valutare il futuro della squadra e per capire quale sarà il percorso da intraprendere.
Le parole del direttore sportivo sono piene di espliciti e impliciti, e nel vasto mare delle ipotesi c'è una particolare attenzione rivolta alla Juventus. Tuttavia, indipendentemente dalle dichiarazioni del dirigente bianconero, la sensazione diffusa è che con Allegri si stia avvicinando al termine di un ciclo. Questo sentiment è ribadito soprattutto dalle parole del tecnico stesso, il quale sembra essere meno indulgente del solito verso i suoi giocatori e probabilmente stanco degli alti e bassi, dei momenti di crisi che sembrano non trovare fine.