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Dopo l'attesa, le parole, cioè il confronto. E dopo il confronto? Punto di domanda grosso quanto il centro della Continassa, e non parliamo di un bilocale di periferia. Federico Chiesa e la Juventus sono arrivati alla prima fase di stallo dopo la prima fase del divorzio. Ossia: si sono detti tutto quello che c'era da dirsi, si sono confermate a vicenda tutte le incompatibilità. E adesso da una parte la Juve vorrebbe monetizzare dalla sua cessione - renderla imminente per quanto possibile -, dall'altra il calciatore aspetta la chiamata giusta e nel frattempo è il perfetto professionista. Pure per far cambiare idea a Thiago Motta, magari. 


Juventus, tutti gli scenari sul caso Chiesa 


Per capire con quale insistenza si stia muovendo la Juventus, immaginate l'ultimo scenario contemplato da Cristiano Giuntoli in termine di preferenze: con Chiesa può accadere tutto, ma non che resti un altro anno e poi scappi via a zero, sfruttando dunque la scadenza. La beffa sarebbe forse più grande del danno, e il danno non sarebbe certo esiguo. Anzi. Da qui a dire che la Juve possa accettare tutto, specialmente a fine mercato, ce ne passa però tantissimo. Intanto i bianconeri attendono un responso più chiaro sulle giornate inglesi di Ramadani, se qualcuno degli interessamenti registrati possa effettivamente sfociare in una richiesta di informazioni e successivamente in una proposta economica. C'è fiducia. 

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