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Secondo quanto riferito da Mediapart, il governo del Qatar avrebbe esercitato pressioni sulle forze dell'ordine francesi per impedire l'arresto di Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG. Questa presunta interferenza avrebbe avuto luogo nel contesto di un'indagine sulla detenzione in Qatar di Tayeb Benabderrahmane, ex collaboratore del presidente del club. Il 5 luglio scorso, i sostenitori appassionati del PSG sono stati costretti ad attendere oltre due ore prima dell'inizio della conferenza stampa di presentazione di Luis Enrique, senza alcuna spiegazione fornita.

Mediapart ha rivelato che Al-Khelaïfi, che stava raggiungendo il Campus del PSG, sarebbe stato arrestato al suo arrivo, con perquisizione della sua residenza. Contestualmente, il Qatar avrebbe inviato una lettera al governo francese affermando l'"immunità diplomatica" del cittadino qatariota, presentandolo come in "visita di Stato" in qualità di "ministro", ruolo che detiene effettivamente, seppur senza portafoglio. Tuttavia, la polizia avrebbe ignorato questa affermazione, basandosi su documenti consultati da Mediapart che indicano la sua presenza in veste di dirigente del PSG. Successivamente, il segretario dell'ambasciata qatariota avrebbe insistito sulla presunta "illegalità" dell'operazione, invocando lo "status diplomatico" di Al-Khelaïfi. Si afferma che avrebbe assicurato che l'ambasciatore avrebbe contattato Catherine Colonna, ministro degli Esteri, affinché questa a sua volta si rivolgesse a Gérald Darmanin, ministro degli Interni, al fine di ottenere "nuove istruzioni" per la polizia.