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Alla quarta partita consecutiva non vinta, alla Continassa è arrivato il momento del discorso. Non del Re, ma di Allegri. Quello motivazionale, che dovrebbe servire a dare la scossa ad una squadra moscia (Rabiot dixit). Andava forse fatto dopo la sconfitta di San Siro, se non addirittura già dopo il pari interno con l'Empoli, determinato non solo dall'espulsione di Milik ma anche dagli errori del mister, che ogni tanto un esame di coscienza critico dovrebbe farselo pure lui"Lo scudetto era un sogno e dobbiamo dimenticarcelo.Non bisogna adagiarsi perchè adesso l'obiettivo è il 2° posto col posto Champions, che non sono scontati. Dobbiamo onorarlo come si fa con un successo".

Parole banali, scontate, le stesse che Allegri è solito ripetere come una cantilena nelle conferenze stampa. Saranno riuscite a caricare a pallettoni i giocatori per domenica in vista del Frosinone, o avranno avuto l'effetto di una camomilla rilassante? Lo capiremo solo domenica prossima, nella gara allo stadium col Frosinone. Diciamo piuttosto che se l'obiettivo ero quello di ricaricare l'ambiente, ritrovando la giusta concentrazione all'interno del gruppo, poco ci azzecca il clima di festa di questi giorni alla Continassa. Spumante, salatini & selfie a gogo. Ma magari è la formula giusta per riportare la Juve alla vittoria, chissà.