Centravanti che già tre anni fa fu ad un passo dal bianconero ma De Laurentiis, per la solita storia che i giocatori del Napoli non si cedono alla Juventus per principio, piuttosto che darlo a Madama lo mise fuori rosa e lo cedette nella finestra invernale al Marsiglia per 8 mln , inserendo pure una percentuale a proprio favore del 20% sull’eventuale rivendita.
La Juventus alla disperata ricerca di un attaccante , dopo aver perso Morata e Dybala, con Chiesa che rientrerà (se va bene) a ottobre e il solo Kean a disposizione oltre Vlahovic, è tornata di corsa sul polacco, che in Ligue 1 non ha di certo brillato (16 gol in una stagione e mezza di permanenza) . Dopo non essere riuscita a riportare a Torino Alvaro, non avercela fatta a convincere il Bologna a cedergli Arnautovic, non potendo permettersi l’ingaggio lunare chiesto da Depay, ha virato sul piano C, Milik appunto. Perché il prestito gli costerà solo 1 milione e il riscatto (non obbligatorio) sette.
Poi, che il polacco sia in netta fase calante, sia andato coi gol in doppia cifra solo 4 volte nei campionati in cui ha giocato nelle ultime 10 stagioni, infatti al Marsiglia spesso non partiva quasi mai titolare, e sia fisicamente “delicato” (si è già rotto 2 crociati ed ha ricorrenti problemi muscolari), si è fatto finta di non considerarlo, facendo di necessità virtù. Milik non è di sicuro l’attaccante che la Juventus voleva, se lo è fatto piacere. Perché il bilancio viene prima del campo. Non vale Morata, ma costa poco.
E siccome è dai tempi di Pirlo che serve un regista di ruolo e non un adattato (il primo fu Khedira, poi toccò a Pjanic e adesso a Locateli) si andrà finalmente a prendere Paredes (obiettivo bianconero dal lontano 2019) finanziandolo, però,con una cessione che magari non si vorrebbe e nemmeno dovrebbe fare. Tipo Zakaria, sul quale dopo la gara di Genova Allegri non si è proprio espresso in maniera del tutto positiva ( “non ha giocato perché mi serviva più qualità”).
Adesso però Cherubini, Arrivabene e Nedved dovrebbero spiegarci perché lo scorso inverno siano corsi ad acquistarlo quando sarebbe andato a scadenza in estate , pagandolo zero, ma pur di aggregarlo subito alla rosa sborsarono 4 milioni al Borussia Monchengladbach. Lo svizzero non è di sicuro un top nel suo ruolo, ma resta comunque un tipo di centrocampista che può tornare utile nel mediocre centrocampo attuale bianconero: ha fisico, corsa, sa inserirsi in area, talvolta segna.
E invece potrebbe partire proprio lui, perché ha mercato. A differenza di Rabiot e Arthur, due sopravvalutati strapagati che nessun club si azzarda ad accollarsi a quelle cifre. Sarebbero stati quelli assolutamente da cedere, ma Cherubini finora non c’è riuscito. E non lo si può giustificare ripetendo a random che l’errore lo commise prendendoli Paratici (di cui lui era il braccio destro) , perché le capacità di un dirigente – soprattutto alla Juventus – si misurano proprio dalla bravura nel saper vendere gli esuberi. Qualità in cui anche il tanto celebrato Marotta juventino spesso difettava.
A volte non basta esibire il blasone Juve per centrare le trattative di mercato, bisogna essere scafati. Come lo era Moggi, e lo fu a suo tempo Boniperti. Quindi, prima che suoni il gong, ci si disfi in qualsiasi modo di Arthur e si tenga Zakaria.