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La polpa vera della serata è stata tutta lì: nelle parole di Massimiliano Allegri, quando gli è stato chiesto come si sentiva nel ruolo di cacciatore nella rincorsa all'Inter. Non sappiamo se quella dei 'ladri inseguiti dalle guardie' è stata una battuta voluta, cercata o uscitagli spontanea, oppure come sostiene qualcuno è stata "una brutta gaffe", però ha probabilmente descritto in maniera figurata il pensiero di società e spogliatoio su quanto si è assistito finora in campionato. E cioè che l'Inter è stata aiutata dagli arbitri, per ammissione della stessa AIA con la black list degli errori commessi in campo dai direttori di gara, molti proprio pro-Inter.

Ovviamente il rigetto è totale di fronte all'accusa, seppur fatta attraverso una metafora divertente, di essere in testa alla classifica grazie anche ai favori ottenuti dal Var. Perché per antonomasia ladra può essere definita solo la Juventus, non l'Inter. C'è anche chi accusa Allegri di aver fatto una pessima caduta di stile nell'aver usato una metafora del genere, dando adito a possibili illazioni. Eppure, per 40 anni Massimo Moratti ha accusato in modo diretto la Juventus e gli arbitri di falsare i campionati, e nessuno gli ha mai rimproverato nulla. Dov'erano, cosa facevano e dicevano a quei tempi gli attuali moralisti?