Tant'è vero che Simone Inzaghi lo ha detto chiaro che lui non firmerebbe per il pari, perché sa quanto sia importante assicurarsi uno dei 2 scontri diretti del campionato e prendersi 5 punti di vantaggio sulla Juventus. Allegri ha scaricato invece tutta la pressione sull' Inter - che è indubbiamente favorita - aggiungendo che , a questo punto della stagione, il risultato di domani sera conta poco. Certo, se si ragiona sulla distanza, è evidente che con 6 mesi ancora da giocare una sconfitta a fine novembre comprometterebbe poco. Ma è pura teoria matematica.
Poi, è vero che durante una stagione può capitare di tutto, con le Coppe di mezzo e alle quali la Juventus non partecipa (ed è sicuramente un vantaggio), però - lo ripeto - domani sera è consigliabile non perdere. Meglio un pareggio, almeno manterebbe tutto inalterato. E questa Juventus attuale, seppure parta sfavorita , la partita la farà e ed probabile che non la perda. Deve evitarlo, altrimenti si troverebbe a dover inseguire un Inter con una rosa più forte e più lunga di quella bianconera. Allegri ha mischiato parecchio le carte sulla formazione di domani, e ci sta un po' di pretaticca prima di una gara del genere. Non si è capito se Locatelli giocherà o andrà solo in panchina, chi potrebbe sostituirlo, e chi metterà in attacco, perché anche Vlahovic sembrerebbe essere tornato ad avere pure lui delle chance. Un bel rimescolamento.
Ma al di là della qualità delle squadre e di chi giocherà, le vere incognite per domani sera sono altre: si chiamano Irrati e Guida. Il varista e l'arbitro. Basterà una loro decisione sbagliata per orientare la partita, in un senso o nell'altro. E siccome hanno già raccolto precedenti negativi con la Juventus, avendo spesso preso decisioni non favorevoli ai bianconeri, la preoccupazione c'è ed è tanta.