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    Chiesa, un'eternità senza segnare: l''obiettivo' si allontana, ma va bene così!

    Chiesa, un'eternità senza segnare: l''obiettivo' si allontana, ma va bene così!

    • Andrea Ajello
    Federico Chiesa non segna dal 23 settembre, ovvero da Sassuolo-Juve. Una data chiave per la stagione bianconera perché rappresenta il momento di svolta, quando potevano tornare i fantasmi dell'anno scorso e invece la squadra ha iniziato un cammino praticamente perfetto (8 vittorie e due pareggi). 

    Due mesi e mezzo senza segnare per un attaccante come ormai è a tutti gli effetti Chiesa, sono un'astinenza lunghissima e in molti casi preoccupante. Non per lui però, perché più Chiesa non segna e più sembra essere il trascinatore emotivo e tecnico della squadra.

    "Tecnico" perché è lui che accende la luce. Lo ha fatto anche contro il Napoli con assist per l'amico Vlahovic che a differenza di due settimane fa, non lo ha sfruttato. Lo ha fatto partendo da solo a testa bassa saltando più uomini, come pochissimi possono fare in Serie A.

    "Emotivo" perché a un quarto d'ora dalla fine, poco prima di uscire, fa due giocate difensive che valgono tanto, anzi, tutto. Recupero su Di Lorenzo e poi contrasto vinto e fallo subito da Elmas. Lascia spazio a Kean, uscendo stremato come sempre, senza segnare, come ormai da tempo, ma con la certezza di essere sempre più leader. 

    E allora pazienza, se quei 14/16 gol che Allegri aveva pronosticato forse non arriveranno, pazienza se da "attaccante" non farà i numeri che il suo talento meriterebbe. A inizio stagione ha trascinato la Juve con i gol, ora lo fa anche senza. Un passo in avanti di maturità. C'è tanto di Chiesa nella stagione della Juve. 

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