Non c'è un comunicato a separarli, ma c'è una risposta cristallina del mister bianconero: "La sua esclusione è un tema di mercato - dice post Brest -, noi siamo stati chiari e abbiamo parlato con ognuno di loro. Sono forti, ma devono cercare soluzioni anche loro". Eh.
Chiesa-Juventus: cosa può accadere adesso
Soluzioni che ora Chiesa e il suo entourage, capeggiato da Ramadani, devono trovare nel minor tempo possibile. Per evitare soprattutto due scenari. Il primo: che la Juve estrometta ancor di più l'esterno dalla squadra, relegandolo di fatto fuori rosa; il secondo: iniziare quanto prima un'avventura altrove e arrivare con una preparazione già solida per la prossima annata.
Dal canto suo, Chiesa non perde il feeling con le sue ambizioni, non vacilla dopo la verità che Thiago Motta ha servito sul piatto dei giornalisti. Di fatto, rispetto ai giorni scorsi, non cambia proprio nulla dal suo punto di vista. Continua a volere una squadra più forte, che lo ponga al centro del progetto e con un ingaggio da top player. Sente di meritarlo. E sente, oggi più di ieri, che con la Juve sia finita una storia forse mai realmente decollata. Ci si lascerà senza farsi male, in pratica.
