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Dopo le parole, ora il campo. Federico Chiesa, però, nelle ultime quattro partite ha messo insieme soltanto 52 minuti. In toto. Con il Torino l'ha decisa in 21 minuti, a Roma ne ha messi insieme 31. Considerando anche le assenze con Nantes e Spezia, è stato certamente un piccolo passo indietro. Soprattutto se consideriamo le quattro precedenti tutte giocate, tre di queste dal primo minuto. 

I MOTIVI - Chiesa è diventato allora un dodicesimo (come Pogba)? Sì e no. Intanto c'è il tema gestione: "Abbiamo un’altra partita giovedì e un’altra domenica: Chiesa lo devo gestire, anche se stasera è entrato benissimo, strappa”, aveva raccontato Allegri dopo la sfida di Roma. E questa gestione passa anche dalla condizione, comunque in crescita. Allo stesso tempo, c'è un nodo tattico da sciogliere, ancora una volta: chissà se può rientrare il tridente, altrimenti il suo posto è sull'esterno nel 3-5-2, come accaduto a Napoli. O al posto di Di Maria, in questo momento insostituibile. Ne varrebbe la pena?