I PERCHE' – Il motivo principale ha un nome e un cognome: Giorgio Chiellini. Il capitano bianconero è forse l'unico certo di un posto da titolare quando è in salute, anche più di De Ligt e di Bonucci. Quando è in salute, appunto. La sua stagione è cominciata con un altro, l'ennesimo, infortunio al polpaccio: sembrava solo un fastidio, dopo aver saltato la tournée in Asia però sembra destinato a non partecipare anche alla partita di Stoccolma con l'Atletico Madrid e alla sfida in famiglia di Villar Perosa. Per cominciare, un mese di stop. Segnale ulteriore di come Chiellini debba essere gestito e non spremuto, la santa abbondanza del reparto arretrato bianconero lo permetterà. Di conseguenza si arriva a non voler commettere gli stessi errori della scorsa stagione, quando nemmeno cinque centrali bastarono per evitare l'emergenza. Ora il roster non ha più elementi usurati come Andrea Barzagli o Martin Caceres, sostituiti da giovani in salute come De Ligt e Demiral. Però non basta, l'obiettivo è quello di avere cinque centrali pronti all'uso.
SUL MERCATO – Questo il piano originario, confermato anche in questi giorni di primi assalti da respingere. Poi però bisognerà bilanciare tutte le necessità della Juve, anche in termini di cassa. Se dovesse quindi complicarsi qualche altra cessione pesante, ecco che in caso di grande offerta anche i difensori centrali bianconeri potrebbero tornare d'attualità sul mercato. Ma l'offerta in questione deve essere davvero irrinunciabile. Non lo è stata ad esempio per Demiral, su cui la Juve non solo vorrebbe registrare una maxiplusvalenza per lasciarlo andare ma anche ottenere un diritto di riacquisto per il futuro. E non lo è ancora stata nemmeno per Rugani, valutato sempre almeno 40 milioni dalla Juve, per quanto sia il più sacrificabile resta saldamente al suo posto al netto degli interessamenti di Arsenal, Milan e Roma. Un discorso a parte merita Bonucci: City e Psg erano pronti a cogliere al volo l'occasione nel caso in cui l'arrivo di De Ligt lo avesse portato alla rottura con la Juve. Così non è stato, la benedizione di Sarri che lo ha trasformato nel vice-capitano unico è un ulteriore segnale di fiducia. Allora si va avanti in cinque per due posti.