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"E’ stato un crescendo di emozioni che alla fine mi ha portato a realizzare più di un sogno. Perché alzare la coppa da capitano della Nazionale è una cosa che non pensi neanche da bambino. Magari immagini che farai il calciatore, ma non ti spingi a tanto... Ero convinto fin dall’inizio di fare un Europeo importante, poi uscire ai quarti, in semifinale, o vincerlo... Lì sono i dettagli a fare la differenza e tutti gli astri allineati: dal gol con l’Austria annullato per un fuorigioco di 5 centimetri grazie al Var, alla parata di Donnarumma contro il Belgio, ai rigori, in tanti episodi c’è stato bisogno di un pizzico di fortuna. Però che questa squadra potesse far bene lo dico da tempo e ce lo dicevamo fra di noi fin dall’inizio. Noi eravamo come in una bolla, percepivamo da fuori questo entusiasmo crescente e abbiamo avuto la fortuna di vivere le prime tre partite a Roma e quindi di assaggiarlo un po’, ma il pandemonio che si è scatenato dopo non ce l’aspettavamo neanche, così come tutte queste gag finite sui social. Ho imparato più canzoni napoletane in un mese e mezzo che in tutta la vita e il successo della foto del mio strattone mi ha un po’ sorpreso, l’Italia è veramente impazzita con noi". Così, dopo essere stato omaggiato dalla sua Livorno per la vittoria dell'Europeo, Giorgio Chiellini ha parlato dell'Italia e raccontato tutte le emozioni del gruppo.