commenta
Un progetto per i progetti. E' questa l'idea alla base di "Common Goal", nato nel 2017 dall'idea del giocatore spagnolo Juan Mata al quale fin dall'inizio ha aderito il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, e da poco si è aggiunta anche l'attaccante delle Women Eniola Aluko. Chi fa parte del mondo del calcio devolve l'1% dello stipendio a Common Goal, che raccoglie i fondi per vari progetti scelti come ambiti d'azione, prendendo come riferimento i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dalle Nazioni Unite. Ecco le parole di Chiellini e Aluko.

CHIELLINI - "Andando avanti con gli anni, ci accorgiamo che possiamo essere un modello per i giovani. Una sola parola da parte nostra può influenzare tante persone nelle loro vite: dobbiamo capire che siamo importanti, che siamo idoli, e che quello che facciamo impatta sulle nuove generazioni. Il nostro aiuto attraverso realtà come Common Goal è una piccola cosa, in rapporto ai grandi problemi, ma per esempio può aiutare a sensibilizzare le nuove generazioni su quello di cui il mondo ha bisogno, per creare un movimento sempre più grande in futuro. Ho visto da subito che in Common Goal c’era una bella possibilità di crescita, e infatti il movimento si sta ampliando: non è facile, ma dobbiamo aumentare i nostri obiettivi".

ALUKO - "Mi piace molto il motto che dice che una buona persona è un buon giocatore. Credo che si debba sempre lavorare duro e con umiltà. Tutte queste caratteristiche rendono una persona migliore, oltre che una buona compagna di squadra. Ho sempre voluto far parte di una squadra, di un team: per questo, l’idea della filantropia collettiva, e quindi di un movimento come Common Goal, mi piace molto. Se si è un grande team, insieme si possono fare grandi cose per il mondo. Gli obiettivi che mi appassionano? Quelli legati al tema dell’acqua, e l’uguaglianza di genere fra uomo e donna; credo che il potere del calcio sia incredibile: i calciatori sono personaggi famosi, con tanti followers, un grande seguito, e possono influenzare le persone. Non dobbiamo perdere le opportunità di cambiare davvero qualcosa".