KOULIBALY - "Poco dopo la mia intervista in Nazionale ho sentito Kalidou Koulibaly, perché ho detto quello che pensavo. Che mi sono vergognato da italiano, e in particolare poi da toscano, perché è successo a Firenze e Firenze è la mia seconda città: è un comportamento inaccettabile"
MATUIDI - "Sono d'accordo che bisogna farsi sentire, essere partecipi, e sono sempre stato d'accordo anche a fare un piccolo gesto, come può essere inginocchiarsi insieme ai nostri avversari. Perché i loro sentimenti l'ho vissuti in squadra con Matuidi, quando una volta a Cagliari venne insultato: un ragazzo pacato e tranquillissimo, che era impazzito. Non riuscivo a fermarlo in campo, non si poteva andare avanti"
L'APPELLO - "Ci vogliono leggi e regole che devono essere applicate e rispettate. Possiamo fare una parte, ma è piccola: senza una svolta delle istituzioni, non solo calcistiche, sarà sempre inutile"