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Chiellini contro la quarantena. Il capitano della Juve ha parlato in un'intervista al Corriere dello Sport, dichiarando: "Covid? Ho vissuto tutto con grande calma. Le decisioni affrettate sono sempre sbagliate. Era necessario valutare la curva, i dati, l’evoluzione della pandemia, capire come ci saremmo trovati alla scadenza di fine maggio. Intorno a Pasqua ero pessimista, perché con 6,700 morti al giorno sembrava impossibile pensare al campionato. A inizio maggio sono diventato molto ottimista, anche se quando siamo rientrati a Torino abbiamo avvertito la sensazione di vivere in una città fantasma, senza certezze, la paura di mettere il naso fuori e fare casa-campo. Dal 18, quando hanno riaperto l’Italia, non ho avuto più dubbi. Anzi, uno lo conservo ancora. La speranza di tutti noi è che venga tolta la quarantena. Le cose sono cambiate radicalmente, a metà maggio si potevano chiedere delle cose, a inizio giugno anche, ma il venti giugno no. Devono togliere questo ostacolo. Il positivo può realisticamente saltar fuori, ci sono mille persone intorno a una squadra, ma altrettanto realisticamente si deve proseguire, la malattia ha un’evoluzione incoraggiante. Certo diventa difficile decidere. La speranza è che ci permettano di completare la stagione".