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Giorgio Chiellini, capitano della Juventus, è intervenuto in diretta Instagram con Christian Vieri. Ecco le sue parole: "Abbiamo ripreso da dieci giorni, sono stato prima a Livorno dalla famiglia, che ora sono rimasti giù. Torino, dopo Milano, è quella con più contagi, sono contento restino giù. Il ginocchio è al 90%, quando ho giocato a febbraio ero un po' zoppicante. Davide Lippi? Gli ho fatto una sorpresa quando sono tornato, l'ho chiamato che era in montagna, e non sapeva nulla. Dolore quando è successo? Ho sentito come se si rompesse un legnetto, ho sentito dolori più forti su alcune lesioni, però ho sentito il crack e ho capito".

DIFENDERE - "Io ho avuto l'onore di avere avuto come maestro Cannavaro. Lui e Legrottaglie. Io sono molto diverso, lui era di un altro livello, però quell'attenzione e quella cura del difensore puro che si è un po' persa l'ho presa da lui. (A Vieri) Una volta con l'Atalanta mi hai fatto gol. Poi abbiamo giocato insieme in Nazionale contro la Russia, pensavo di no, ma sono andato a vedere i tabellini. Tu avevi giocato il primo tempo e io il secondo. Io ho avuto fortuna di aver vissuto due epoche. Poi, dal post Guardiola che io in Italia ho vissuto con Conte, ho cambiato modo di giocare. Se guardi una partita del 2000 sembra di vedere la preistoria, anche se c'erano tanti grandi giocatori che fanno parte del calcio moderno".

PARTITE - "In questi giorni ho visto Italia '90. Se ci penso, Baresi insieme a Maldini è stato uno dei miei idoli, ma giocava un calcio completamente diverso. Sono aspetti che uno riesce a cambiare se è elastico mentalmente".

JUVE - "Noi abbiamo sfruttato un ciclo di Italiani che è nato con questa squadra. La programmazione della società su dieci anni è fondamentale, ora c'è Ronaldo, prima Tevez, Dybala... servono e aiutano, poi abbiamo sfruttato il blocco italiano che ha formato lo zoccolo duro della squadra. Creare un gruppo di 25 giocatori è difficile, ma se hai un nucleo già formato è più facile inserirli"

CHAMPIONS - "Gli ultimi anni ci siamo sempre andati vicini e abbiamo perso sempre con grandi squadre. L'anno scorso è stato un po' più colpa nostra. Con Barca e Real ci sta uscire, ma con l'Ajax... anche se avevano grandi giocatori, è un rammarico nostro, perché se vuoi vincere la Champions devi battere l'Ajax. Io l'anno scorso a Fabio gli ho detto, durante la finale al Bernabeu di Libertadores, se vogliamo tornare qui per la nostra, dobbiamo impegnarci. L'anno del Barcellona erano una squadra incredibile, Messi, Xavi, Iniesta, Mascherano... Il Real ci ha fatto male a centrocampo, se li prendi singolarmente sono dei mostri, infatti hanno continuato a vincere. 

RONALDO - "Cristiano sta bene, anche se quest'anno ha avuto il problema al ginocchio che lo ha condizionato. E' un cecchino, ha anche cambiato il suo modo di giocare. Più si alza la sfida, più alza il livello. Qualcosa in più ce l'ha. Con la Spal magari sembra sonnecchi, poi fa gol. Segna sempre. Nel pre partita di Champions lo vedi, il giorno prima diventa un altro, cambia, sente arrivare la manifestazione diverse. Alza i giri del motore un giorno prima". 

IO GIORGIO - "Lbro? Mi andava, volevo lasciare qualcosa. Ci ho messo tanto impegno, mi prendo annessi e connessi. Ho voluto raccontare me, che si vedesse tanto Giorgio, qualcosa che si possa lasciare per far vedere come sono veramente. Robe forti? Ci ho pensato tanto, ma scrivere tutto rose e fiori mi sembrava un po' ipocrita e falso. Sono cose che si sapevano già, sono state affrontate con quelle persone in quei momenti anche energicamente. Ho beccato anche un periodo in cui non si parla d'altro, pensavo durasse un paio di giorni e invece. Balotelli? Mi ha stupito positivamente, questa sua assunzione di responsabilità da persona intelligente. Magari negli anni ha avuto alcuni comportamenti un po' così, ma ora ha capito. Mi ha fatto molto piacere sentirlo a  Le Iene. Sono entrato anche io in libri in passato, non  mi sono mai offeso, fa parte del gioco".